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La storia del parlamento italiano è profondamente intrecciata con la storia politica e sociale del Paese. Dallo Statuto Albertino alla Costituzione Repubblicana, il Parlamento ha attraversato diverse fasi, riflettendo i cambiamenti e le evoluzioni dell'Italia stessa. Attraverso riforme e adattamenti, il Parlamento continua a svolgere il suo ruolo chiave nella vita democratica del Paese.

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Le funzioni del Parlamento Italiano sono principalmente tre, ovvero la funzione legislativa, la funzione di controllo sul governo e le funzioni di indirizzo politico.

La storia

Origini - Stati Preunitari:

  • Primi Parlamenti:
    • Nei secoli precedenti l'Unità d'Italia (1861), vari stati preunitari avevano loro forme di rappresentanza parlamentare, come il Parlamento del Regno di Sicilia.

Statuto Albertino (1848):

  • Primo Documento Costituzionale:
    • Con l'adozione dello Statuto Albertino nel Regno di Sardegna, si ebbe la prima forma di Parlamento con Camera dei Deputati e Senato Subalpino.

Unità d'Italia (1861):

  • Parlamento del Regno d'Italia:
    • Dopo l'Unità d'Italia, il modello parlamentare del Regno di Sardegna fu esteso a tutto il Regno d'Italia.
    • Il Parlamento era bicamerale con una Camera dei Deputati e un Senato.

Periodo Fascista (1922-1943):

  • Limitazione delle Libertà Parlamentari:
    • Durante il regime fascista, le libertà e i poteri del Parlamento furono fortemente limitati.
    • Il Gran Consiglio del Fascismo aveva un ruolo predominante.

Costituzione Repubblicana (1948):

  • Nascita della Repubblica:
    • Dopo la caduta del fascismo e il Referendum istituzionale del 1946, l'Italia diventò una Repubblica.
    • Fu adottata la Costituzione della Repubblica Italiana nel 1948.
  • Parlamento Bicamerale:
    • La Costituzione istituisce un Parlamento bicamerale, composto da Camera dei Deputati e Senato della Repubblica.

Riforme e Cambiamenti:

  • Legge Elettorale e Riforme Istituzionali:
    • Nel corso degli anni, il Parlamento ha subito varie modifiche, soprattutto per quanto riguarda la legge elettorale.
    • Ci sono state discussioni e referendum su riforme istituzionali, alcune delle quali mirate a modificare la struttura bicamerale.

Funzioni del Parlamento: vediamo in cosa consiste la prima delle attività concesse a quest'organo

La funzione legislativa del Parlamento Italiano rappresenta l'asse portante attorno al quale si articola l'intero sistema democratico e giuridico della Repubblica Italiana. Questa prerogativa, fondamentale per la vita della comunità nazionale, consente al Parlamento di formulare, analizzare, modificare e infine adottare le norme che regolano la convivenza civile, l'economia, la giustizia, e ogni altro aspetto della vita pubblica e privata dei cittadini.

Il processo legislativo, attraverso il quale le proposte di legge diventano norme vigenti all'interno dell'ordinamento giuridico italiano, si sviluppa attraverso un percorso ben definito, suddiviso in diverse fasi consecutive, ciascuna delle quali svolge un ruolo cruciale nella creazione della legge.

1. Iniziativa Legislativa

La fase di iniziativa legislativa apre il processo ed è il momento in cui una proposta di legge viene presentata. Questa iniziativa può avere varie provenienze: può essere esercitata dai membri del Parlamento (deputati e senatori), dal Governo, dalle Regioni, dagli organi di iniziativa popolare (mediante la raccolta di un numero significativo di firme), e, in alcuni casi specifici, da altri organi costituzionali. L'iniziativa legislativa segna il punto di partenza del dialogo democratico sulle politiche da adottare, riflettendo le diverse esigenze e visioni presenti nella società.

2. Istruttoria

Durante la fase istruttoria, la proposta di legge viene esaminata in dettaglio da commissioni parlamentari specializzate. Queste commissioni hanno il compito di analizzare i contenuti della proposta, valutandone l'impatto, la coerenza con l'ordinamento giuridico esistente e la fattibilità. È una fase di lavoro tecnico e approfondito, che può includere audizioni di esperti, rappresentanti della società civile, associazioni e altre parti interessate. L'obiettivo è arricchire il dibattito con contributi qualificati e preparare il terreno per una discussione informata.

3. Discussione e Approvazione

Successivamente, il progetto di legge è sottoposto alla discussione delle Camere (Camera dei Deputati e Senato della Repubblica), dove viene dibattuto articolo per articolo. Questa fase prevede un confronto aperto tra le varie forze politiche, durante il quale possono essere presentati emendamenti volti a modificare o migliorare il testo della proposta. Al termine della discussione, segue la votazione. Per diventare legge, il progetto deve essere approvato in identico testo da entrambe le Camere.

4. Promulgazione

Una volta che il testo ha ottenuto l'approvazione finale del Parlamento, esso è inviato al Presidente della Repubblica per la promulgazione. Il Presidente, verificata la legittimità costituzionale e il rispetto delle procedure, sancisce l'approvazione definitiva del testo, che acquisisce così forza di legge. Il Capo dello Stato ha la facoltà di rinviare il testo alle Camere per una nuova deliberazione, qualora emergano dubbi sulla sua costituzionalità o sulla procedura seguita.

5. Pubblicazione

L'ultima fase del processo legislativo è la pubblicazione della legge sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Solo da questo momento la legge entra ufficialmente in vigore, diventando parte integrante dell'ordinamento giuridico nazionale. La pubblicazione garantisce che la norma sia accessibile a tutti i cittadini, principio fondamentale per la certezza del diritto.

Questo iter, seppur complesso, riflette l'essenza del processo democratico, garantendo che ogni nuova legge sia il risultato di un'ampia deliberazione, del confronto tra diverse visioni politiche e sociali, e dell'impegno congiunto delle istituzioni repubblicane a servizio del bene comune.

Denominazioni degli atti

Tutti i vari atti presentati al Parlamento italiano e che rientrano nelle stesse funzioni del Parlamento, hanno denominazioni diverse. Se è il Governo o un membro del Senato a presentare i suddetti atti, sono detti disegni di legge (DDL), mentre in tutti gli altri casi si parla di proposte o progetti di legge.

Prima di procedere nell'iter legislativo, i presidenti delle due camere inviano la legge alla commissione parlamentare permanente per compiere una istruttoria.

Funzioni del Parlamento per quanto riguarda il controllo

Tra le prerogative fondamentali del Parlamento Italiano, accanto alla funzione legislativa, si evidenzia con particolare rilevanza la funzione di controllo sull'operato del Governo. Questa funzione costituisce un pilastro essenziale del sistema democratico, in quanto garantisce un equilibrio dei poteri e una verifica costante dell'azione governativa, assicurando che essa rispetti i principi di legalità, trasparenza e responsabilità nei confronti dei cittadini e delle istituzioni rappresentative.

Modalità di Esercizio del Controllo

Il controllo parlamentare sull'operato del Governo si articola attraverso diversi strumenti, tra cui spiccano le interrogazioni, le mozioni e le interpellanze. Questi meccanismi consentono ai membri del Parlamento di richiedere chiarimenti, informazioni dettagliate e spiegazioni sulle attività governative, su decisioni specifiche o su questioni di interesse pubblico che richiedono l'attenzione del legislatore.

Interrogazioni

Le interrogazioni sono domande scritte o orali rivolte da uno o più parlamentari ai membri del Governo per ottenere informazioni o chiarimenti su determinati aspetti della loro attività. Possono essere urgenti, richiedendo una risposta immediata in aula, o non urgenti, alle quali si risponde per iscritto.

Mozioni

Le mozioni sono proposte presentate in Parlamento al fine di esprimere una valutazione o assumere una posizione su specifiche questioni politiche, economiche o sociali. Attraverso l'approvazione di una mozione, il Parlamento può, ad esempio, sollecitare il Governo ad adottare determinate iniziative o esprimere un voto di fiducia o di sfiducia.

Interpellanze

Le interpellanze sono richieste formali attraverso le quali i parlamentari chiedono al Governo di spiegare le ragioni di determinate decisioni o politiche. A differenza delle interrogazioni, le interpellanze prevedono una discussione in aula, offrendo l'opportunità di un dibattito approfondito sulle tematiche sollevate.

Funzione di Verifica e Trasparenza

Attraverso l'esercizio di queste funzioni, il Parlamento svolge un ruolo attivo nel monitoraggio e nella valutazione dell'azione governativa, contribuendo alla trasparenza e al dialogo democratico. La possibilità di accertare l'esistenza di fatti, di valutare l'adeguatezza delle politiche implementate e di sollecitare interventi specifici consente al Parlamento di influenzare direttamente l'indirizzo politico e amministrativo del Paese, favorendo una governance responsabile e attenta alle esigenze della collettività.

Questa dinamica di controllo e verifica rappresenta un elemento chiave nel meccanismo di checks and balances (equilibri e controlli) che caratterizza la struttura dello Stato italiano, assicurando che ogni potere sia sottoposto a supervisione e possa essere chiamato a rendere conto delle proprie azioni. In questo modo, si rafforza la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e si promuove un'amministrazione pubblica che opera nel pieno rispetto dei valori costituzionali e degli interessi della società.

Indirizzo

Per concludere la panoramica delle funzioni, vediamo quella di indirizzo. Con questa funzione si determinano i grandi obiettivi politici della nazione, e si individuano gli strumenti adatti a conseguirli.
Per questo tipo di funzioni del Parlamento Italiano, sono necessari i seguenti soggetti:

  • il corpo elettorale;
  • i partiti politici che formano la maggioranza;
  • Il parlamento.

Uno dei due organi del parlamento: il Senato

funzioni del parlamento

Il Senato della Repubblica rappresenta, insieme al Camera dei Deputati, uno dei due organi che formano il nostro Parlamento. Come stabilito dalla Costituzione italiana, precisamente all'articolo 55, Senato e Camera dei deputati possiedono i medesimi poteri, in onore al principio del bicameralismo paritario che fu fortemente richiesto dai costituenti.

Chi è il Presidente del Senato?

La figura del Presidente del Senato riveste un ruolo cruciale all'interno dell'architettura istituzionale della Repubblica Italiana, fungendo non solo da garante del corretto svolgimento delle attività legislative dell'organo, ma assumendo anche funzioni di rilievo in casi particolari previsti dalla Costituzione. Il Presidente del Senato, in quanto rappresentante dell'intera assemblea senatoriale, è incaricato di assicurare che i lavori dell'Aula procedano in maniera fluida e rispettosa delle regole democratiche, garantendo l'efficienza e la produttività del processo legislativo.

Rappresentanza e Regolazione delle Attività

In qualità di massima autorità del Senato della Repubblica, il Presidente ha il compito primario di rappresentare l'istituzione sia nelle relazioni interne che in quelle esterne, comprese le interazioni con le altre istituzioni statali e i contesti internazionali. La sua responsabilità include la conduzione delle sedute, la gestione dell'ordine del giorno e la supervisione della corretta applicazione del regolamento interno. Questo ruolo richiede una profonda conoscenza delle procedure legislative, nonché capacità diplomatiche e di mediazione, essenziali per facilitare il dialogo e il confronto costruttivo tra le diverse forze politiche.

Sostituzione del Presidente della Repubblica

Una delle prerogative più significative attribuite al Presidente del Senato è la possibilità di sostituire il Presidente della Repubblica in determinate funzioni, qualora quest'ultimo sia impedito nell'esercizio delle sue funzioni o in casi di vacanza della presidenza. Questa disposizione costituzionale sottolinea l'importanza del ruolo del Presidente del Senato come figura di garanzia istituzionale, in grado di assicurare la continuità delle funzioni dello Stato anche in situazioni di eccezionalità.

Elezione del Presidente del Senato

Il processo di elezione del Presidente del Senato avviene all'interno dell'assemblea senatoriale e rappresenta uno dei primi atti formali di ogni nuova legislatura. I Senatori, esercitando il loro diritto di voto, scelgono tra di loro la persona ritenuta più idonea a ricoprire questa carica di elevata responsabilità. La selezione riflette non solo le qualità personali e professionali del candidato, ma anche le dinamiche politiche e le alleanze presenti all'interno del Senato. Una volta eletto, il Presidente del Senato assume immediatamente le sue funzioni, impegnandosi a servire l'istituzione con imparzialità e dedizione, nel rispetto dei principi fondamentali della democrazia e dell'ordine costituzionale.

In conclusione, il Presidente del Senato svolge un ruolo insostituibile all'interno del panorama istituzionale italiano, assicurando il corretto svolgimento delle attività legislative e fungendo da punto di riferimento in situazioni di particolare rilevanza costituzionale. La sua figura rappresenta un pilastro fondamentale per il mantenimento dell'equilibrio dei poteri e per la salvaguardia della stabilità politica e istituzionale del Paese.

Parlando di Senatori…

Proprio parlando di senatori, questi, hanno funzione legislativa e ha l'importante funzione di accordare oppure di revocare la fiducia data al Governo esercitando un controllo sulle funzionalità dell'esecutivo.  il senato ha poi funzioni amministrative e giurisdizionali, come ad esempio: i giudizi sulle cause di ineleggibilità.

I Gruppi parlamentari

I gruppi parlamentari vengono riuniti in base all' appartenenza politica dei senatori e praticamente costituiscono l'articolazione parlamentare di ogni partito che ha preso parte alle elezioni. ogni senatore deve appartenere ad uno specifico gruppo parlamentare e quelli che non ne hanno scelto uno in particolare vanno a formare il gruppo misto. nella programmazione dei lavori parlamentari e gruppi assumono un ruolo di grande rilevanza.

Quali sono le differenze tra Camera dei deputati e Senato in Italia?

La Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica sono le due camere del Parlamento italiano e rappresentano i due rami del potere legislativo in Italia. Entrambe partecipano al processo legislativo, ma presentano alcune differenze significative.

  1. Composizione:
  • Camera dei Deputati: Composta da 630 membri eletti.
  • Senato della Repubblica: Composto da 315 senatori eletti, più senatori a vita (ex Presidenti della Repubblica e nominati dal Presidente della Repubblica per meriti eccezionali).
  1. Requisiti di Eleggibilità:
  • Camera dei Deputati: I candidati devono avere almeno 25 anni.
  • Senato della Repubblica: I candidati devono avere almeno 40 anni.
  1. Elettorato Attivo:
  • Camera dei Deputati: Il diritto di voto è concesso ai cittadini che hanno compiuto 18 anni.
  • Senato della Repubblica: Il diritto di voto è concesso ai cittadini che hanno compiuto 25 anni.
  1. Durata del Mandato:
  • Camera dei Deputati e Senato: Entrambe le camere sono elette per un periodo di cinque anni, a meno che non siano sciolte anticipatamente.
  1. Funzioni e Competenze:
  • Funzioni Legislative: Entrambe le camere hanno funzioni legislative, ma per alcune materie, la Costituzione attribuisce al Senato un ruolo di seconda lettura.
  • Funzione di Controllo: Entrambe le camere esercitano funzioni di controllo sull'azione del Governo.
  • Funzione di Indirizzo Politico: Entrambe partecipano all'elezione del Presidente della Repubblica e possono proporre leggi costituzionali.
  1. Sede:
  • Camera dei Deputati: Palazzo Montecitorio, a Roma.
  • Senato della Repubblica: Palazzo Madama, a Roma.
  1. Presidente:
  • Camera dei Deputati: Eletta/o dai deputati tra i loro membri.
  • Senato della Repubblica: Eletto dai senatori tra i loro membri, il presidente del Senato è anche il vicepresidente della Repubblica.

Mentre entrambe le camere sono fondamentali per il processo legislativo italiano, presentano differenze in termini di composizione, requisiti di eleggibilità, età dell'elettorato attivo, e altre funzioni specifiche. Queste differenze sono progettate per bilanciare il sistema legislativo, permettendo una rappresentanza diversificata e un esame accurato delle leggi proposte.

Autore: Avvocato Giacomo Locopo

Immagine di Giacomo Locopo

Nato a Catania il 25 febbraio 1970, l'avvocato ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l'illustre Università degli Studi La Sapienza di Roma. Attualmente, è iscritto all'Albo dell'Ordine degli Avvocati nella città di Palmi, dove esercita la professione legale con competenza e dedizione.