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Tutti conoscono Google, Facebook, YouTube, Gmail ma uno degli ultimi nati fra i servizi di social network è Twitter, noto anche come il microblogging più diffuso e veloce del mondo. Twitter infatti offre agli utenti una pagina personale aggiornabile con brevi messaggi di testo della lunghezza massima di 140 caratteri. 

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Una volta che ci si registra su Twitter, il profilo viene reso automaticamente pubblico: questo significa che la pagina può essere visitata da chiunque, senza moderazione alcuna e senza bisogno che l'utente approvi l'entrata di un visitatore sul proprio profilo.

È possibile settare il profilo in modo da rendere l'account protetto, ovvero visitabile esclusivamente dopo l'accettazione di una richiesta di contatto da parte di estranei o amici. Lo stesso vale per Google, Facebook, YouTube, Gmail e altri social media.

Per poter proteggere la propria privacy su Twitter occorre dunque andare su Settings (impostazioni) e spuntare la voce “protect my updates” - “proteggi i miei aggiornamenti”. 

Trattamento dati relativi alla Privacy su Twitter

Iscrivendoci a Twitter, forniamo ai gestori del social network (come Google, Facebook, YouTube, Gmail) una serie di informazioni personali: nome, cognome, password di accesso e indirizzo email. Twitter specifica che “alcune di queste informazioni, ad esempio il tuo nome e cognome, sono inserite in elenchi pubblici sui nostri Servizi, come ad esempio sulla tua pagina di profilo e nei risultati di ricerca. Alcuni Servizi, come la ricerca, le pagine di profilo pubblico e le pagine delle liste, non richiedono alcuna registrazione”. 

Altre informazioni sulla gestione e sulla eventuali distribuzione dei dati personali degli utenti a servizi terzi da parte di Twitter, possono essere reperite sulla apposita pagina dedicata alla Privacy su Twitter

Approfondiamo la legge sulla Privacy: quando si rischia il procedimento penale o la multa dal Garante

Come sappiamo, non soltanto social network come Twitter è soggetto alla legge sulla privacy, ma qualsiasi attività ha l’obbligo di rispettarla. Infatti tutti coloro che hanno a che fare con i cosiddetti dati sensibili dei propri clienti, deve ottemperare ad ogni disposizione contenuta nel testo unico in materia di trattamento dei dati, entrato in vigore il 1° Gennaio 2004.

Il primo articolo del testo unico, è riconosciuto il diritto assoluto di ciascuno sui propri dati, infatti esso afferma che “chiunque ha diritto alla protezione dei dati personali che lo riguardano”.

Oltre al diritto della personalità, esiste anche il diritto alla riservatezza, che pur non trattando solo i dati sensibili e quindi quelli personali, come nome o indirizzo della propria abitazione, non riguarda solo le informazioni della propria vita privata, bensì anche informazioni relative alla persona che non sono privati, ma che comunque l’interessato vuole tenere riservati.

Privacy su Twitter

Detto questo, il testo unico fa molta chiarezza si quelle che sono le definizioni di quanto stabilito dalla legge. In esso troveremo le esatte definizioni di: trattamento dei dati, dato personale, dato identificativo, dato sensibile, dato giudiziario, titolare del trattamento dei dati, incaricato del trattamento dei dati, interessato al trattamento dei dati personali, comunicazione, diffusione dei dati, dato anonimo, blocco, banca dati. Inoltre troveremo definizioni di dati sensibili e dati ordinari, soggetti pubblici, enti pubblici economici, soggetti privati, dati detenuti a fini personali e altri dati.

La persona a cui si riferiscono i dati ha il diritto di accesso a tutte le informazioni che lo riguardano e che vengono trattate da terze persone. Esso ha la possibilità di conoscere l’autore del trattamento, come e con quali fini avviene il trattamento, i soggetti a cui i dati possono essere ceduti ovviamente tramite consenso dell’interessato.

Nel caso in cui ci sia stato uno scorretto utilizzo dei dati e che la persona in questione, si può ricorrere al Garante per la protezione dei dati personali, oppure nei casi più gravi al giudice civile che provvederà con un procedimento penale o una multa

Come mai Twitter ha cambiato nome in X?

Twitter ha cambiato nome in X il 24 luglio 2023, dopo essere stato acquisito da Elon Musk. Musk ha affermato che il nuovo nome riflette la sua visione per la società, che è quella di trasformarla in una "superapp" che offra una gamma più ampia di funzionalità oltre ai tweet.

Il nuovo logo di X è una X bianca su sfondo nero, che è stata descritta come un simbolo di semplicità e minimalismo. Musk ha affermato che il nuovo logo è anche un riferimento alla lettera X, che è la prima lettera di "esperienze".

Il cambio di nome è stato accolto con reazioni contrastanti. Alcuni utenti hanno espresso apprezzamento per il nuovo nome e logo, mentre altri li hanno criticati come un tentativo di cambiare la natura di Twitter.

Ecco alcuni dei motivi specifici per cui Twitter ha cambiato nome in X:

  • Per riflettere la visione di Elon Musk per la società. Musk ha affermato che vuole trasformare Twitter in una "superapp" che offra una gamma più ampia di funzionalità oltre ai tweet. Il nuovo nome X è un modo per trasmettere questa visione.
  • Per semplificare il marchio. Il nome Twitter è un marchio complesso con una lunga storia. Il nuovo nome X è più breve e semplice, il che lo rende più facile da ricordare e da pronunciare.
  • Per creare un nuovo inizio. Il cambio di nome è un modo per Twitter di allontanarsi dal suo passato e iniziare una nuova fase.

È ancora troppo presto per dire se il cambio di nome sarà un successo. Tuttavia, è chiaro che Musk è determinato a trasformare Twitter in una società completamente nuova.

La gestione della Privacy e degli account verificati è in qualche modo cambiata?

Sì, la gestione della Privacy e degli account verificati è cambiata in qualche modo dopo che Twitter è stato acquisito da Elon Musk.

Privacy

Musk ha affermato che vuole rendere Twitter più privacy-friendly. A tal fine, ha annunciato che la società introdurrà una serie di nuove funzionalità di privacy, tra cui:

  • La possibilità per gli utenti di nascondere i loro tweet da determinati utenti o gruppi di utenti.
  • La possibilità per gli utenti di scegliere chi può vedere i loro tweet, in base a criteri come la posizione, l'interesse o l'amicizia.
  • La possibilità per gli utenti di controllare meglio i dati che condividono con Twitter.

Alcune di queste funzionalità sono già in fase di sviluppo, mentre altre saranno introdotte in futuro.

Account verificati

Musk ha affermato che vuole rendere la verifica degli account più trasparente e accessibile. A tal fine, ha annunciato che la società introdurrà una serie di modifiche al processo di verifica, tra cui:

  • La possibilità per gli utenti di richiedere la verifica indipendentemente dal loro status di celebrità o personaggio pubblico.
  • La possibilità per gli utenti di contestare la decisione di non verifica di un loro account.
  • La pubblicazione dei criteri di verifica, in modo che gli utenti sappiano cosa devono fare per essere verificati.

Queste modifiche sono ancora in fase di sviluppo, ma Musk ha affermato che saranno introdotte entro la fine del 2023.

È ancora troppo presto per dire quali saranno gli effetti concreti di queste modifiche sulla gestione della Privacy e degli account verificati su Twitter. Tuttavia, è chiaro che Musk è determinato a apportare cambiamenti significativi alla società.

Autore: Avvocato Giacomo Locopo

Immagine di Giacomo Locopo

Nato a Catania il 25 febbraio 1970, l'avvocato ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l'illustre Università degli Studi La Sapienza di Roma. Attualmente, è iscritto all'Albo dell'Ordine degli Avvocati nella città di Palmi, dove esercita la professione legale con competenza e dedizione.