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Dopo aver pubblicato l'articolo sulla Carta dei diritti dei bambini, oggi ci buttiamo in un nuovo argomento.

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L’Italia è un paese che vanta da sempre grandi capacità di accoglienza sia in termini di solidarietà che di efficienza ricettiva, così come è noto che l’Italia è un paese crocevia del Mediterraneo, paese di transito, di emigrazione e di immigrazione. Recenti casi di cronaca hanno rivelato, però, la perdita di questa sensibilità italiana verso l’accoglienza e la totale mancanza organizzativa che induce molti comuni ed enti locali ad assumere provvedimenti spesso a discapito dei più deboli, non solo stranieri immigrati, ma anche cittadini italiani, stranieri naturalizzati e cittadini stranieri nati in Italia ma ai quali non è riconosciuta la cittadinanza italiana per diritto di nascita. Uno dei provvedimenti e agevolazioni più a rischio è l’accesso con esenzione per la mensa scolastica o riduzione della quota annuale di refezione.

Cosa sono le agevolazioni per la mensa e il  trasporto scolastico per i bambini e le famiglie

Ogni anno le famiglie beneficiarie delle agevolazioni sulle tariffe per accedere alla mensa scolastica e al trasporto scolastico devono presentare obbligatoriamente il modello ISEE in corso di validità, in base al quale possono ottenere l’esenzione per la mensa scolastica o la riduzione delle tariffe.

L’ISEE è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, un documento che si richiede all’INPS oppure al CAF o al commercialista o, infine, lo si può scaricare online dal sito INPS ed è un documento che attesta lo stato patrimoniale ed economico del cittadino e con il quale il cittadino può richiedere prestazioni sociali o usufruire di riduzioni ed esenzione per la mensa scolastica – nel caso specifico della mensa scolastica, accedere quindi alla riduzione o esenzione per la mensa scolastica per il pagamento della retta per la mensa o refezione scolastica e per il trasporto scolastico. I servizi per i quali si può richiedere l’esenzione per la mensa scolastica tramite il modello ISEE prestazioni sociali sono:

  • Accesso agli asili nido o altri servizi educativi per l’infanzia;
  • Mense scolastiche;
  • Borse di studio, bonus libri scolastici e simili altrimenti detti anche “prestazioni scolastiche”;
  • Agevolazioni per le tasse universitarie;
  • Prestazioni per il diritto di studio universitario;
  • Trasporti scolastici, trasporti per anziani e disabili.

Tutti gli aventi diritto – indipendentemente dall’essere stranieri immigrati o italiani – possono fare richiesta delle agevolazioni se rientrano nei requisiti. La domanda per le agevolazioni e l’ISEE vanno presentate al Comune di residenza secondo le modalità previste dall’ente. Dal 2019, è possibile scaricare online dal sito dell’INPS, l’ISEE precompilato.

Come funziona l’ISEE per richiedere l'esenzione per la mensa scolastica

esenzione per la mensa scolastica

L’ISEE è un indicatore o strumento di calcolo della situazione economica dell’intero nucleo familiare richiedente particolari prestazioni sociali agevolate. Il calcolo dell’indicatore SEE si basa sulle informazioni ricavate dalla Dichiarazione Sostitutiva Unica o DSU ottenute incrociando i dati dell’Agenzia delle Entrate, dell’Anagrafe Tributaria e dell’INPS con i dati forniti dal richiedente in forma di autocertificazione. L’ISEE per prestazioni sociali può essere richiesto anche da chi ha perso il lavoro o ha avuto una riduzione del reddito.

L’attestazione ISEE per l’ottenimento delle agevolazioni per mensa scolastica si può richiedere ai CAF (Centri di Assistenza Fiscale) autorizzati o tramite INPS online solo per chi è in possesso del PIN INPS dispositivo.

Quali sono i requisiti per accedere alle agevolazioni sulle tariffe della mensa scolastica

Per poter usufruire delle prestazioni sociali e riduzione o esenzione per la mensa scolastica delle tariffe e il trasporto scolastico, le famiglie che ne fanno richiesta devono produrre l’ISEE che dimostra la loro condizione economica complessiva reddituale e patrimoniale del nucleo familiare.

Gli aventi diritto sono tutte le famiglieitaliane o immigrate – che rientrano nelle soglie ISEE fissate dal Comune di residenza i cui figli sono iscritti alla:

  • scuola d’infanzia;
  • scuola primaria e secondaria di primo grado che hanno il servizio di refezione e di trasporto scolastico.

I requisiti previsti sono:

  • l’attestazione ISEE in corso di validità oppure la DSU (Dichiarazione sostitutiva Unica);
  • rientrare nella soglia ISEE fissata dal Comune di residenza;
  • documento di residenza nel Comune in cui i minori sono iscritti o frequentano la scuola convenzionata.

Tempi di richiesta e scadenza

esenzione per la mensa scolastica

Ogni Comune stabilisce con delibera quali sono i termini di scadenza per la presentazione dell’ISEE per l’ottenimento delle riduzioni o esenzione per la mensa scolastica e prestazioni sociali. In media l’INPS rilascia l’ISEE in circa 10 giorni lavorativi, per cui, gli interessati devono farne richiesta in tempo per rispettare i termini di scadenza fissati dal proprio Comune. Per esempio, il comune di Roma ha stabilito i termini di scadenza per l’esenzione per la mensa scolastica entro il 30 settembre di ogni anno (salvo cambiamenti).

Dal 2016, le spese per il servizio mensa scolastica sono detraibili dalla dichiarazione dei redditi pari al 19% e fino al limite massimo di spesa di 717 € (nel 2017 per la dichiarazione redditi 2018) e di 784 € (nel 2018 per le dichiarazioni redditi 2019) e le attuali 800 Euro, per le dichiarazioni 2021. La detrazione spetta indipendentemente dal grado scolastico (primario o secondario) e dalla tipologia (scuola statale o privata).

Il caso dei bambini immigrati di Lodi

Per l’anno scolastico 2018-2019, il Comune di Lodi aveva emesso una delibera in base alla quale i genitori di nazionalità extra-UE dovevano produrre oltre all’ISEE anche un’ulteriore certificato attestante la loro nullatenenza nel paese di origine, indipendentemente dal fatto che i figli fossero nati in Italia, al fine di poter usufruire delle agevolazioni. In molti paesi di origine delle famiglie coinvolte, questa certificazione non esiste e non può essere prodotta, escludendo di fatto la possibilità di accedere ai benefici. Il comune di Lodi aveva dovuto precisare, inoltre, che non è stato sufficiente l’autocertificazione del genitore che attestasse l’assenza di una simile documentazione, ma che doveva essere validata e confermata dal Consolato o dall’Ambasciata del paese di origine dell’immigrato: delle 132 domande inoltrate da immigrati, solo 3 sono state ritenute idonee, mentre le restanti 129 sono state respinte.

Fortunatamente, la faccenda di Lodi, riguardante l'accesso dei bambini immigrati in mensa scolastica, ha visto prevalere giuridicamente la tesi favorevole ai diritti di tali fanciulli stranieri. Infatti, il Tribunale di Milano, in primo grado, ha condannato il Comune lombardo per discriminazione nei confronti dei bimbi stranieri e, accogliendo la richiesta delle famiglie e delle varie associazioni ricorrenti, ha imposto la modifica del regolamento per l'accesso dei bambini immigrati in mensa scolastica.

Successivamente, a seguito del ricorso presentato dal sindaco della cittá lodigiana per la sentenza sfavorevole di primo grado, la Corte d'Appello di Milano nella sua sezione Persone, Minori e Famiglie ha respito tale ricorso. Ció ha portato alla condanna del Comune di Lodi, accertando la sua condotta discriminatoria nei confronti dei bambini immigrati in mensa scolastica, e imponendogli inoltre il pagamento delle spece processuali, per circa 7.500 Euro, ed il rimborso di altre spese nei confronti delle parti lese.

 

Tale vicenda dimostra come la normativa italiana e nella fattispecie la Costituzione, tende a tutelare la paritá di diritti e trattamento anche dei bambini immigrati a mensa. Basandosi infatti sugli articoli 2 e 3 della carta costituzionale, i giudici milanesi hanno voluto garantire e ribadire anche per gli stranieri (adulti o bambini che siano) i diritti fondamentali, la pari dignitá sociale e l'uguaglianza di trattamento, di fronte alla legge. A maggior ragione quando ad essere colpiti sono dei minori, spesso nati e cresciuti nel nostro Paese.

Comunque sia, resta la normativa che prevede requisiti specifici per poter accedere ai servizi mensa delle scuole italiane, tra cui, come abbiamo giá detto, la presentazione di un modello ISEE, comprovante la situazione economica familiare complessiva. Un documento ritenuto sempre piú importante e che permette l'accesso dei bambini italiani cosí come i bambini immigrati in mensa, ma anche ad ulteriori prestazioni sociali, come la loro ammissione agli asili o l'uso dei trasporti scolastici.  

Sebbene i comuni siano liberi di definire i parametri e la documentazione da presentare per accedere alle agevolazioni, il caso di Lodi è stato all’attenzione del Tribunale di Milano in seguito ai ricorsi inoltrati dall’ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione) e dal NAGA per discriminazione su base etnica.

Autore: Avvocato Giacomo Locopo

Immagine di Giacomo Locopo

Nato a Catania il 25 febbraio 1970, l'avvocato ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l'illustre Università degli Studi La Sapienza di Roma. Attualmente, è iscritto all'Albo dell'Ordine degli Avvocati nella città di Palmi, dove esercita la professione legale con competenza e dedizione.