Guida per promessi sposi: cosa tenere bene a mente per non far saltare il proprio matrimonio
Sposarsi è, per molti, il sogno di una vita. Il desiderio di trascorrere il resto dei propri giorni con la persona che si ama è molto poetico, ma per renderlo effettivo bisogna rimanere coi piedi per terra e documentarsi scrupolosamente su tutte le pratiche necessarie per sposarsi. Infatti, se si perde di vista una scadenza si rischia di non poter coronare il proprio sogno nei tempi desiderati e di dover posticipare anche di alcuni mesi.
E’ davvero impossibile dimenticare di consegnare un documento o di calcolare perfettamente i giorni per consegnarlo? Purtroppo non lo è, in quanto l’organizzazione di un matrimonio può costarci un impegno non indifferente, soprattutto se lo organizziamo da lontano e/o incastrando tutto quello che c’è da fare tra i ritagli di tempo e gli impegni lavorativi e personali. Per questo motivo, documentarsi sia presso il proprio Comune sia direttamente sfogliando un manuale di codice civile commentato non è per niente fuori luogo e potremmo evitare di incorrere in scoperte tristi, scomode e fastidiose. Anche se il codice civile commentato potrebbe non essere il miglior libro da tenere sul comodino, è una fonte sicura che racchiude tutte le informazioni necessarie per chi decide di sposarsi: non si troveranno soltanto le indicazioni sui documenti e le procedure necessarie per rendere valido il proprio matrimonio, ma anche delle indicazioni utili a impostare la vita successiva al grande passo.
Cosa non dobbiamo assolutamente dimenticare di fare?
L’Italia è il Paese della burocrazia e questa non risparmia nemmeno i promessi sposi. Non è raro sentire di coppie che hanno iniziato a organizzare tutto un anno prima: la scelta della data e il blocco della location, la prenotazione della Chiesa se ci si vuole sposare col rito religioso, le partecipazioni, le bomboniere, le wedding bag… In questo accumulo di informazioni non bisogna dimenticare la cosa più importante: le carte.
Innanzitutto, se ci si vuole sposare in Chiesa è necessario iscriversi e partecipare a un corso prematrimoniale. L’attestato rilasciato alla fine di questo corso dovrà essere consegnato quando la coppia deciderà effettivamente di sposarsi. Nel momento i cui si fissa la data verranno richiesti una serie di documenti necessari per avviare le pratiche: per prima cosa, congiuntamente al certificato di frequenza del corso prematrimoniale, dovranno essere consegnati i certificati di nascita, di cittadinanza e di residenza insieme al certificato di battesimo, di cresima e di libero stato di entrambi i futuri sposi. A questi va aggiunto il nulla osta se la coppia intende sposarsi in un’altra parrocchia. A quel punto si può effettuare il giuramento davanti al parroco e il tutto avviene solitamente 90 giorni prima del matrimonio.
Il passo successivo è quello delle pubblicazioni al Comune: verranno richiesti l’atto di nascita, il documento d’identità, il certificato contestuale con tutte le informazioni anagrafiche relative allo stato civile della persona e la richiesta del parroco per la pubblicazione. Le pubblicazioni vengono affisse 30 giorni dopo la promessa e vi rimangono per 8 giorni. Dopo di che devono passare altri 4 giorni prima di poter celebrare il matrimonio. Questo, in ogni caso, non dovrà essere celebrato oltre i 180 giorni dalla data delle pubblicazioni. Il matrimonio civile prevede una procedura più snella, ma si sa, gli iter lunghi rendono il tutto più entusiasmante!