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Negli ultimi anni insieme al concetto di industria 4.0 è stato introdotto anche quello di agricoltura 4.0, per una filiera agricola che comprenda anche tecnologie avanzate, digitalizzazione, attenzione all’ambiente e ai metodi di produzione di alcuni dei prodotti di cui l’Italia intera si fa un vanto.

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L’innovazione digitale per agricoltura 4.0 si può declinare in vari modi, a partire dall’uso di nuove tecnologie per monitorare le coltivazioni. Si tratta per molti versi di uno dei trend economici del momento, considerando anche il fatto che proprio le aziende agricole che stanno implementando tecnologie correlate all’agricoltura 4.0 hanno subito molto meno la crisi correlata alla pandemia da covid 19.  Investire in agricoltura è quindi oggi un’ottima idea, soprattutto se si considerano le aziende al passo con i tempi.

Agricoltura 4.0: su cosa puntare per gli investimenti

Secondo l’osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di Milano nel corso degli ultimi 5 anni i numeri dell’Agricoltura 4.0 sono aumentati in modo significativo. In particolare, si ravvisa un boom tra il 2017 e il 2018, con un aumento del 270% del fatturato delle aziende agricole che usano soluzioni tecnologicamente avanzate; negli anni successivi l’aumento medio è stato del 20%. Al termine del 2020 solo il 4% dell’intera superficie coltivata in Italia è di aziende agricole che sfruttano strumenti di agricoltura 4.0, ma si tratta di un trend in forte crescita. La Comunità europea e per altro sta da tempo investendo in questo settore, che si presenta oggi come uno dei più promettenti per il futuro, soprattutto considerando il lungo termine. Effettivamente oggi chiunque può investire in questo settore, avvicinandosi al concetto di investimenti sostenibili (Fondi ESG).

Come investire

Si tratta sostanzialmente di seguire i trend del momento, valutando investimenti in fondi attenti all’ambiente, a preservare le risorse naturali, a favorire coltivazioni a basso impatto sull’ambiente a livello globale. Di fatto si tratta di una strategia attenta all’evoluzione del mondo agricolo, visto e considerato che sono proprio le aziende agricole che applicano tecniche e metodi derivati da Agricoltura 4.0 a riscuotere sempre maggiori successi negli ultimi anni. Non solo, anche gli interventi pubblici in questo ambito ne favoriscono la crescita e lo sviluppo, cosa che fa ben sperare gli investitori che utilizzano il proprio capitale per l’acquisto di fondi comuni ESG. Questa sigla indica i fondi comuni di investimento che sono particolarmente attenti all’impatto ambientale, politico e sociale delle imprese in cui investono il capitale raccolto. Investimenti pensati a lungo termine, che potranno però godere dell’elevato successo che le nuove aziende agricole stanno mostrando già oggi.

I vantaggi di agricoltura 4.0

I vantaggi offerti dalla digitalizzazione dell’agricoltura sono molto ampi. Come l’aumento delle opportunità commerciali, per citare poi anche la possibilità di offrire ai consumatori una garanzia di sostenibilità, o la maggiore efficienza della supply-chain.

Chiaramente digitalizzare l’agricoltura, utilizzare sistemi di monitoraggio e di gestione più efficienti e precisi, offre ampie possibilità per quanto riguarda i risultati finali: raccolti più ricchi, minore utilizzo di fertilizzanti o di prodotti potenzialmente inquinanti, attenzione alle materie prime, una migliore pianificazione e la possibilità di offrire una migliore tracciabilità di ogni singolo prodotto. Oltre a questo, per l’agricoltura 4.0 la legge di bilancio per il 2022 prevede una serie di investimenti e di contributi per tutte quelle aziende agricole che implementano tecnologie innovative.

Quali contributi

All’interno del concetto di agricoltura 4.0 i contributi proposti dallo Stato sono di vario genere. Chiaramente vi è una proposta per gli imprenditori che sono pronti a investire in tecnologia, considerando anche attività volte a migliorare l’impatto ambientale delle coltivazioni. Oltre a questo, i finanziamenti sono offerti anche per l’acquisto di beni immateriali, come ad esempio appositi software, già presenti sul mercato. La legge di bilancio prevede anche strumenti per quanto riguarda il credito d’imposta o l’abbattimento degli interessi passivi per le somme spese per la formazione e la consulenza in azienda.

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Autore: Enrico Mainero LinkedIn

Immagine di Enrico Mainero

Dal 2011 Direttore Responsabile e Amministratore unico di ElaMedia Group SRLS. Mi dedico prevalentemente all'analisi dei siti web e alla loro ottimizzazione SEO, con particolare attenzione allo studio della semantica e al loro posizionamento organico sui motori di ricerca. Sono il principale curatore dei contenuti di questo Blog (assieme alla Redazione di ElaMedia).