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La Domanda aggregata rappresenta la spesa compiuta dai soggetti di un determinato sistema economico. I Consumi da parte delle famiglie, la spesa per Investimenti da parte delle imprese e la spesa in beni e servizi del settore pubblico: tutte componenti fondamentali di questo documento.

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Caratteristiche della domanda aggregata

Il grafico della domanda aggregata è rappresentato da un sistema di assi cartesiani (sull'asse delle ascisse c'è il reddito e sull'asse delle ordinate c'è il livello generale dei prezzi). Ovviamente all'aumentare del livello dei prezzi la domanda aggregata di beni e servizi diminuisce.

Nei consumi sono annoverati tutti quei beni chiesti dalle famiglie per l'utilizzo domestico. La spesa per investimenti da parte delle imprese invece considera gli acquisti di macchinari e attrezzature. Gli investimenti si dividono in: capitale fisso, in scorte e in edilizia. La curva della domanda aggregata identifica l'insieme delle combinazioni del livello dei prezzi e del livello di produzione. Se cresce il livello dei prezzi, crescerà di conseguenza anche la domanda aggregata di moneta. Un cambiamento degli investimenti causa invece uno spostamento a destra per aumenti.

Le curve del grafico

La curva di offerta classica, parallela alla domanda aggregata, si basa sull'ipotesi che il mercato del lavoro sia sempre in equilibrio di pieno impiego. Dal momento che la forza lavoro è occupata, la produzione non può aumentare. Anche il salario si modifica per conservare l'equilibrio del mercato del lavoro.

Nel modello keynesiano le espansioni monetarie e fiscali accrescono la produzione di equilibrio. Secondo il modello classico un'espansione fiscale non ha conseguenza sulla produzione, ma allunga i prezzi innalzando i tassi d'interesse d'equilibrio.

La situazione odierna: Europa in deflazione

L’Europa, e in particolar modo l’Italia, sta vivendo una dura crisi economica dal 2008, che ha prodotto un calo dei consumi, una contrazione dei salari, un’elevata disoccupazione e il fallimento di tante aziende. Si è arrivati ultimamente anche a una riduzione generale dei prezzi che molti addetti ai lavori definiscono come il sintomo reale dell’inizio della recessione e della deflazione, chiamando in causa il concetto della domanda aggregata. Se diminuiscono infatti le richieste per i beni di consumo, diminuisce allo stesso tempo la produzione delle imprese di quel bene, che quindi sarà costretta a diminuire i salari o peggio ancora a licenziare personale.

Ciò crea un circolo vizioso perchè aumentando la disoccupazione, i cittadini non avranno i salari per permettersi l’acquisto di taluni beni e contemporaneamente non potranno chiedere prestiti agli istituti bancari. La deflazione ha quindi come conseguenza una diminuzione della domanda aggregata e della conseguente crescita. Si è dibattutto molto in Europa in questi tempi di concetti come austerità e crescita economica: l’eurozona, e in particolar i suoi massimi organismi capitanati dalla Cancelliera Merkel, ha spesso imposto condizioni di austerity soprattutto ai Paesi che più hanno sofferto la crisi economica (un esempio su tutti, la Grecia).

Come l'Europa Affronta la situazione Covid-19

Ma come detto da alcuni saggi, di sola austerità si muore e infatti l’Europa si sta complicando la vita da sola perchè non riesce a gestire una popolazione così vasta con politiche economiche uniche. Ci sono ormai due fronti: il fronte dell’austerità a tutti i costi capeggiato dai Paesi del Nord e il fronte di chi reclama leggi per la crescita per iniziare ad uscire dalla crisi. Un’Europa che declama solo condizioni di austerità è destinata infatti a fallire perchè concetti come deflazione e recessione portano solo conseguenze negative, dai licenziamenti alla disoccupazione fino al ridotto potere salariale per l’acquisto di beni e prodotti. Diventa quindi chiaro quanto ci voglia una sterzata generale per cambiare le condizioni socio-economiche dell’Europa e mettere definitivamente in soffitta il concetto di sola austerità.

Domanda aggregata: l’impatto del Covid-19

immagine di Domanda aggregata

Il Covid-19 purtroppo ha influito in modo decisamente negativo per quanto riguarda moltissimi aspetti della nostra vita, soprattutto per quanto riguarda il lato economico e sociale dell’Italia e di tutta l’Europa.

Per quanto riguarda la domanda aggregata sono stati presi molteplici provvedimenti per sostenerla e i fondi messi a disposizione per le famiglie hanno lo scopo principale di aiutare tutte le aziende appartenenti ai settori meno colpiti.

Vi spieghiamo meglio, i prestiti e i fondi Europei che sono stati erogati durante il 2020, hanno lo scopo principale di sostenere la domanda aggregata per evitare un calo della produzione in modo da evitare un repentino calo della produzione nei settori che la crisi non ha colpito.

L’UE ha messo a disposizione ingenti quantità di fondi  con lo scopo di aiutare dal punto di vista economico le nazioni che ne fanno parte e, come molte altre, anche l’Italia ha beneficiato di questi fondi, che stanno aiutando il nostro governo a gestire la situazione di crisi economica causata dalla diffusione di questa pandemia.

Curva di domanda aggregata: di cosa si tratta

La curva di domanda aggregata è un concetto fondamentale nell'economia, che rappresenta la relazione tra il livello generale dei prezzi e la quantità di beni e servizi domandati da un'intera economia. Essa rappresenta l'andamento della domanda complessiva di una nazione o di un mercato e viene ottenuta sommando le quantità domandate dai singoli consumatori o imprese presenti nel sistema economico.

Fattori influenzanti

La curva di domanda aggregata è influenzata da diversi fattori, tra cui il reddito disponibile, il livello dei prezzi, le aspettative future dei consumatori, la politica monetaria e fiscale, nonché i cambiamenti nelle variabili macroeconomiche come l'occupazione e il tasso di interesse. Questi fattori determinano la quantità di beni e servizi che gli individui e le imprese sono disposti ad acquistare a diversi livelli di prezzo.

Andamento

L'andamento della curva di domanda aggregata è tipicamente negativo, il che significa che al diminuire del livello generale dei prezzi, aumenta la quantità di beni e servizi domandati. Questo fenomeno è conosciuto come effetto reddito, in quanto un calo dei prezzi aumenta il potere di acquisto dei consumatori, spingendoli a comprare di più. Inoltre, un abbassamento dei prezzi può stimolare gli investimenti delle imprese, poiché i costi di produzione diminuiscono.

Politiche economiche

La curva di domanda aggregata è strettamente correlata alle politiche economiche messe in atto da un governo. Ad esempio, la politica monetaria, attraverso il controllo del tasso di interesse e la disponibilità di moneta, può influenzare la spesa e gli investimenti delle imprese, modificando così la curva di domanda aggregata. Allo stesso modo, la politica fiscale, tramite l'uso delle imposte e delle spese pubbliche, può influenzare la domanda complessiva e determinare spostamenti della curva.

Equilibrio di mercato

Il punto in cui la curva di domanda aggregata interseca la curva dell'offerta aggregata determina l'equilibrio di mercato, ovvero il livello di produzione e il livello dei prezzi che si verificano in un'economia. In questo punto, la quantità domandata è uguale alla quantità offerta, creando una situazione di stabilità economica. Gli spostamenti della curva di domanda aggregata, causati da cambiamenti nei fattori influenzanti, possono portare a variazioni dell'equilibrio di mercato.

FAQ

Cosa si intende per curva di domanda aggregata?

La curva di domanda aggregata è un concetto fondamentale in economia che rappresenta la relazione tra il livello generale dei prezzi in un'economia e la quantità di output che le imprese sono disposte a produrre. Questa curva è generalmente inclinata verso il basso, il che indica che ad un livello di prezzo inferiore, la domanda aggregata (o il PIL richiesto) è maggiore, mentre ad un livello di prezzo superiore, la domanda aggregata è minore. La curva di domanda aggregata è determinata da vari fattori, tra cui il consumo, gli investimenti, la spesa pubblica e le esportazioni nette.

Quali fattori influenzano la posizione della curva di domanda aggregata?

Diversi fattori possono influenzare la posizione della curva di domanda aggregata. I cambiamenti nei livelli di consumo, negli investimenti, nelle spese pubbliche e nelle esportazioni nette possono tutti far spostare la curva di domanda aggregata. Ad esempio, un aumento del consumo o degli investimenti può spostare la curva di domanda aggregata verso destra, indicando un aumento della domanda aggregata a tutti i livelli di prezzo. Allo stesso modo, una riduzione delle spese pubbliche o delle esportazioni nette può spostare la curva di domanda aggregata verso sinistra, indicando una diminuzione della domanda aggregata a tutti i livelli di prezzo.

Come la politica monetaria e fiscale può influenzare la curva di domanda aggregata?

Le politiche monetarie e fiscali possono avere un impatto significativo sulla curva di domanda aggregata. Ad esempio, una politica monetaria espansiva, che coinvolge la riduzione dei tassi di interesse o l'aumento della fornitura di moneta, può stimolare gli investimenti e il consumo, spostando la curva di domanda aggregata verso destra. D'altra parte, una politica fiscale restrittiva, che coinvolge l'aumento delle tasse o la riduzione della spesa pubblica, può ridurre il consumo e gli investimenti, spostando la curva di domanda aggregata verso sinistra.

Cosa si intende per "spostamento lungo la curva di domanda aggregata" e "spostamento della curva di domanda aggregata"?

Uno spostamento lungo la curva di domanda aggregata si verifica quando il livello generale dei prezzi cambia, ma i fattori che determinano la posizione della curva restano invariati. Questo movimento descrive il normale rapporto inverso tra il livello dei prezzi e la domanda aggregata. D'altra parte, uno spostamento della curva di domanda aggregata si verifica quando uno o più dei fattori che determinano la posizione della curva cambiano. Questi fattori possono includere cambiamenti nel consumo, negli investimenti, nelle spese pubbliche o nelle esportazioni nette.

Perché la curva di domanda aggregata ha una pendenza negativa?

Ci sono tre ragioni principali per cui la curva di domanda aggregata ha una pendenza negativa. Il primo è l'effetto ricchezza: quando i prezzi diminuiscono, il potere d'acquisto del denaro detenuto dalle famiglie aumenta, stimolando il consumo. Il secondo è l'effetto tasso d'interesse: quando i prezzi diminuiscono, il tasso d'interesse reale tende a diminuire, stimolando gli investimenti. Il terzo è l'effetto tasso di cambio: quando i prezzi diminuiscono, il valore della moneta nazionale rispetto alle monete straniere tende ad aumentare, stimolando le esportazioni nette. Questi tre effetti combinati portano a un aumento della domanda aggregata quando i prezzi diminuiscono, rendendo la pendenza della curva di domanda aggregata negativa.

Autore: Avvocato Giacomo Locopo

Immagine di Giacomo Locopo

Nato a Catania il 25 febbraio 1970, l'avvocato ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l'illustre Università degli Studi La Sapienza di Roma. Attualmente, è iscritto all'Albo dell'Ordine degli Avvocati nella città di Palmi, dove esercita la professione legale con competenza e dedizione.