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Il passaporto è un documento richiedibile da tutti i cittadini italiani che consente di attraversare i confini degli Stati riconosciuti dalla nostra Repubblica. Il passaporto viene rilasciato essenzialmente dalle questure, quando non da uffici particolari investiti di tale abilità, in seguito alla consegna di tutta una documentazione particolare nella quale è compreso un versamento al Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’apposizione di una apposita marca da bollo per il passaporto.

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Contrassegno telematico per il passaporto

La marca da bollo per il passaporto è frutto di una concessione governativa e ha un costo di 40,29 euro. Dal mese di settembre 2007 la marca da bollo telematica ha sostituito quella cartacea, dichiarata da quel momento fuori corso. Cosicché anche le tabaccherie, ormai, distribuiscono anche la marca da bollo per il passaporto esclusivamente in formato di contrassegno telematico.

Esempio pratico

Ciò significa, banalmente, che se la data di rilascio indicata sul mio documento è pari al 3 di luglio, allora la marca da bollo per il passaporto indicherà una validità del mio passaporto fino al 2 di luglio dell’anno successivo. Da ciò consegue che, se tornassi da un viaggio il primo di luglio, cioè un giorno prima della scadenza, sarei in regola fino al 2, ma già dal 3 dovrei applicare una nuova marca. Se, invece, viaggiassi dal giorno 1 luglio fino al giorno 10, allora dovrei pagare due marche da bollo: quella del primo anno e quella relativa al successivo.

La Marca da bollo per il passaporto in Europa

Nel caso in cui il nostro documento non dovesse essere utilizzato con regolarità per l’espatrio verso Stati diversi da quelli dell’Europa noi non saremo obbligati ad apporre annualmente sul documento la marca da bollo per il passaporto telematica.

Rilascio passaporto: quanto c’è da sapere

Stiamo parlando di un documento che può essere ottenuto da tutti i cittadini dello Stato italiano e che conferisce la possibilità di varcare i confini delle nazioni riconosciute dalla Repubblica italiana. Il rilascio è, in Italia, una procedura di competenza delle questure; gli italiani all’estero, invece, possono richiedere il rilascio agli enti diplomatici del proprio Paese quali le ambasciate e i consolati.

Microchip elettronici

Il passaporto attualmente in stato di rilascio è diverso dal vecchio libretto in forma cartacea, in quanto si tratta, fondamentalmente, di un libretto a 48 pagine a modello unificato con annesso un microchip elettronico. Il microchip in copertina contiene tutte le note informative che riguardano i dati anagrafici, le foto-tessera e le impronte digitali del titolare. Tale nuovo documento elettronico è in stato di rilascio dal giorno 20 maggio dell’anno 2010.. Poiché il rilascio rientra tra le competenze delle varie questure, è possibile compiere una prima richiesta di rilascio del documento online, tramite il sito internet della Polizia di Stato: attraverso il web si può infatti prenotare l’ora e la data in cui si passerà per inoltrare la richiesta di rilascio del passaporto, senza dover passare ore infinite ad aspettare il proprio turno negli uffici della Polizia.

Documento per minorenni

Dal 26 di giugno del 2012, invece, anche i cittadini minorenni che vorranno viaggiare all’estero dovranno essere muniti di un documento proprio. Non sarà quindi più possibile, per un genitore, iscrivere il nome del figlio minorenne sul proprio passaporto, ma si dovrà provvedere al rilascio di un passaporto personale per il minore stesso. Tuttavia, i documenti dei genitori con i nomi dei figli minorenni già iscritti resteranno validi per i titolari fino alle proprie scadenze naturali.

Documenti aggiuntivi oltre alla Marca da bollo

Le impronte digitali debbono essere depositate unicamente negli uffici di Polizia: tale procedura può tuttavia svolgersi anche in momenti diversi dalla prima presentazione dell’istanza per il rilascio. Insieme al modulo di rilascio del documento, i cittadini richiedenti dovranno depositare diversi documenti, tra cui:

1) un foglio su carta intestata rilasciato dalla questura contenente un’informativa di garanzia riguardante il trattamento dei dati personali del richiedente

2) un documento di riconoscimento valido (meglio se con fotocopia dello stesso)

3) due identiche foto – tessera (per chi portasse occhiali da vista, questi non devono figurare nella foto)

4) un contrassegno telematico pari a euro 40,29 per passaporto (dal 1 settembre del 2007 il contrassegno telematico ha sostituito la vecchia marca da bollo

Prezzo: quanto costa farlo o rinnovarlo

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L’italiano che, stanco della civiltà, volesse visitare qualche terra incontaminata dovrà prima districarsi nella giungla della burocrazia italiana, superarne le varie insidie ed emergere infine con il passaporto stretto in una mano e quasi 50 euro in meno nel portafoglio.

Il prezzo del documento, che si debba fare o rinnovare, oltre al costo della marca da bollo per il passaporto, ammonta infatti alla ragguardevole cifra di 44,66 euro per il libretto di 32 pagine o ad euro 45,62 per quello di 48, prezzo delle fototessere da consegnare escluso.

Procedura per ottenere o rinnovare il documento

Il nuovo documento (o il suo rinnovo) può essere ottenuto negli uffici di residenza della Questura, degli uffici postali (cercate lo Sportello Amico), nelle centrali dei carabinieri, negli uffici comunali e nel Commissariato della Pubblica Sicurezza.
Prima di rassegnarsi a fare la fila dietro agli sportelli dell’ufficio scelto è necessario reperire la seguente documentazione:

  • il vecchio in caso si tratti di un rinnovo;
  • un documento identificativo valido (Patente di Guida, Carta di Identità..);
  • due fototessere uguali;
  • una marca di concessione governativa del valore di 40,29 euro;
  • la ricevuta di pagamento da intestare al ministero dell’Economia e delle (causale”importo per il Rilascio del Passaporto elettronico”) da 44,66 euro per il libretto di 32 pagine o da 45,62 per quello da 48, al conto corrente postale n. 67422808

Considerato che 4 fototessere costano solitamente 5 euro il prezzo del passaporto può tranquillamente portarsi via una banconota arancione.

Come risparmiare sulla fototessera

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Per quanto il prezzo sia condizionato per buona parte dalle tasse da versare allo Stato il cittadino parsimonioso può quantomeno risparmiare sulla fototessera, l’immagine 40x33 (nel caso del passaporto) che va presentata per sbrigare buona parte delle pratiche della nostra pubblica amministrazione.

Programmi come Idphotoland o il più noto photoshop consentono di stampare foto a norma di legge risparmiando quantomeno su fotografi o cabine apposite.
Attrezzi fondamentali sono:

  • una macchina fotografica digitale;
  • il programma da utilizzare sul pc;
  • una stampante per computer;
  • carta da foto di qualità.

E’ comunque importante rispettare, oltre alle dimensioni della foto (che variano a seconda del documento), i requisiti perché una foto sia scattata a norma di legge: volto scoperto (no occhiali con lenti colorate), occhi aperti e bocca chiusa, espressione neutra.
Considerate quante foto una famiglia deve presentare in un anno, a lungo andare il portafoglio ringrazierà!

Richiesta: utilizzando il web è più semplice

La richiesta, dicevamo, può essere effettuata da tutti i cittadini, indiscriminatamente. Una volta i minorenni potevano godere della registrazione dei propri dati sul passaporto dei genitori, se questi non erano intenzionati a pagare le tasse per munirli di un documento proprio; ma con il nuovo passaporto elettronico è diventato necessario fare richiesta del documento anche per i soggetti minorenni.

Agenda

Le domande di richiesta del nuovo documento elettronico sono state rese più “funzionali” e “veloci” anche grazie a un innovativo servizio denominato “Agenda passaporto”, da poco disponibile sul sito della Polizia di Stato. Tale servizio, completamente gratuito, è il frutto dell’opera congiunta del Ministero degli Affari Esteri e dell’Istituto poligrafico dello Stato. Con “Agenda” il cittadino è messo nelle condizioni di fare la prima richiesta direttamente da casa, compilando la domanda sul web. Inoltre, il sistema consente la scelta del luogo, del giorno e dell’ora in cui il cittadino dovrà andare per consegnare la necessaria documentazione, nonché per permettere la rilevazione delle proprie impronte digitali. Quest’ultima novità, concernente le impronte, è ormai prassi necessaria durante gli atti dovuti attinenti la richiesta.

Ricordiamo che la validità del bollo lo rende un documento di riconoscimento emesso dal governo, attraverso cui si identifica il portatore come un cittadino di quel particolare Stato. Si tratta di un è un documento legato al diritto del cittadino di protezione legale all'estero ed al diritto di rientrare nella propria nazione.

Contengono la fotografia del proprietario, i suoi dati anagrafici e la sua firma. Un documento (comprensivo di bollo passaporto) è di solito usato per viaggiare all'estero, visto che deve essere esibito al confine.

Chi ha questi passaporti può aver bisogno di un visto d'ingresso. Di seguito riportiamo alcuni consigli per quanto concerne ilbollo passaporto (si possono risparmiare 40 euro).

Validità del bollo per viaggiare in Europa?

Marca da bollo per il passaporto

Prima di tutto è bene sottolineare che, se si usa il passaporto per viaggiare in Europa, non serve. La  marca da bollo per il passaporto è necessaria solo se si visita in un paese fuori Europa.

Se si prende un volo con scalo in un'altra città europea invece non occorre inserire la marca da bollo per il passaporto. Succede spesso che, anche avendo l’obbligo di timbrarlo, i servizi che si occupano del controllo non lo facciano. Se ne fanno richiesta siete obbligati a mostrarlo.

Prima di acquistarlo occorre controllare che sul nostro documento non ce ne sia già uno vecchio: è valido finché non viene timbrato. Se si è in possesso di un vecchio certificato, ancora valido, di importo €30,99 occorre acquistare l'integrazione.

Passaporto on-line

Dopo aver concluso queste operazioni preliminari di inserimento dati, il programma “Agenda passaporto” permette di specificare le nostre ulteriori ed eventuali urgenze nel reperire il documento, oltre alla possibilità di scaricare comodamente sul nostro pc la ricevuta relativa alla prenotazione e alle indicazioni di tutti i documenti che dovremo presentare una volta in questura. Tutta una serie di provvedimenti, insomma, che non sono contemplati nella vecchia richiesta verbali presso uffici e sportelli vari! Con funzioni analoghe è attivo anche il sito “passaportonline”, il quale consente poi, dettaglio questo da non sottovalutare, la possibilità di spostare facilmente l’appuntamento già fissato, sempre attraverso la rete, a una data per noi più agevole con solo un paio di click. Tale sito ha semplificato poi la sua utilizzabilità con una guida integrata di supporto all’utente.

Ma, se non si dispone di una connessione a internet, gli uffici della questura sono sempre abilitati a ricevere la vostra richiesta, solitamente di mattino, secondo i propri orari. E restano ugualmente efficienti… anche se, certo, le eventuali file sono a vostro carico.

Speriamo che il nostro articolo sulla  marca da bollo per il passaporto vi sia stato utile.

Autore: Avvocato Giacomo Locopo

Immagine di Giacomo Locopo

Nato a Catania il 25 febbraio 1970, l'avvocato ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l'illustre Università degli Studi La Sapienza di Roma. Attualmente, è iscritto all'Albo dell'Ordine degli Avvocati nella città di Palmi, dove esercita la professione legale con competenza e dedizione.