Rispetto ad altri Paesi europei, in Italia purtroppo si è costretti a pagare annualmente diverse tipologie di tasse. Per rendere meno complicato e pesante il loro pagamento, almeno dal punto di vista pratico, negli ultimi anni l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei contribuenti, sul proprio sito internet, alcuni utili strumenti che permettono di poter compilare e stampare dei moduli, utilizzabili appunto per il versamento di alcune imposte.
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- Un modulo per diverse imposte
- Com’è strutturato il modello F23 editabile
- Quando si usa l’F23 e quando l’F24: estensione del modello F24
- FAQ
Tra i vari moduli a disposizione, uno dei più usati è il modello F23 editabile. Il considerevole vantaggio offerto dalla tecnologia e da internet, in questo caso, è quello non solo di poter stampare questo modello F23 editabile, ma addirittura di poterlo compilare direttamente al computer, inserendo, all’interno dei suoi singoli campi, dati ed informazioni, evitando così di farlo manualmente e di commettere eventuali errori di scrittura. Ma a cosa serve in particolare questo modello F23 editabile e quando si deve utilizzare?
Un modulo per diverse imposte
Il modello F23 editabile rappresenta un modulo, messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, attraverso cui un contribuente può pagare varie tipologie di imposte, tasse, sanzioni amministrative e contravvenzioni. Il versamento relativo a tale modulo può essere effettuato presso gli sportelli postali o bancari o qualsiasi concessionario autorizzato alla riscossione. Tuttavia, ed è bene ricordarlo, questo modello F23 editabile, a differenza di quello F24, non permette la compensazione tra crediti e debiti.
La compilazione di tale modulo, delle volte, deve essere effettuata dallo stesso contribuente nell’ipotesi in cui dovesse eseguire un pagamento in “autoliquidazione” o spontaneo, mentre in altri casi è la stessa Agenzia delle Entrate o qualsiasi altro ente finanziario ad inviare alla persona destinataria un modello F23 editabile già precompilato, accompagnato da una lettera in cui si spiegano le ragioni della richiesta di pagamento.
Abbiamo visto che con questo modello F23 editabile è possibile effettuare varie tipologie di pagamenti ed in particolare quelli dovuti a:
- Registrazione di atti, sia pubblici che privati, e di quelli giudiziari;
- Pagamenti connessi ad attività del Demanio o delle Dogane;
- Certificazione, formalità o ispezione ipotecaria;
- Tributi autoliquidati connessi alla successione;
- Depositi per rilascio di certificati;
- Somme accertate Conservatorie;
- Altre tasse e imposte indirette e penalità relative;
Un esempio pratico di tali pagamenti possono essere le imposte di registro, catastale ed ipotecaria oppure dei canoni per delle concessioni demaniali o, ancora, sanzioni emanate da autorità amministrative o giudiziarie, come multe o contravvenzioni di vario genere.
Com’è strutturato il modello F23 editabile
Il modello F23 editabile è suddiviso in varie sezioni, da compilare in tutto o in parte in base al tipo di versamento od operazione da effettuare. Nella parte superiore troviamo delle informazioni anagrafiche relative a due soggetti. E proprio a seconda del genere di versamento da fare, si compileranno uno o entrambi i campi. Ad esempio, per un’imposta di registro di un atto pubblico o privato autenticato si inseriranno solo i dati del notaio, mentre per altri tipi di atti sono necessari gli estremi della persona richiedente e di una delle controparti. La sezione successiva, invece, riporta dei dati generali inerenti ufficio o ente responsabile, causale, estremi dell’atto con anno e numero ed altro ancora. Questo campo, per la maggior parte delle volte, è riempito dallo stesso ente finanziario creditore oppure, più raramente, è da compilare a cura del contribuente, ma seguendo attentamente delle istruzioni specifiche fornite.
Continuando, si troverà invece una sezione, composta da righe e colonne, in cui si dovranno inserire il codice del tributo da pagare e l’importo pecuniario ad esso relativo. Tali codici, sotto forma di numeri e lettere, sono unici per ogni singolo tributo o imposta da versare. Naturalmente, la compilazione di questa sezione dovrà essere effettuata dal contribuente, in base al tipo di versamento da effettuare.
Un modulo compilabile ed editabile
Come abbiamo già accennato, su internet è possibile trovare facilmente un modello F23 editabile (in versione Pdf) sia sul sito dell’Agenzia delle Entrate che su altri. Non soltanto si può stampare vuoto e successivamente compilarlo a mano, ma addirittura compilarlo direttamente online e stamparlo in seguito. Per coloro che utilizzino il sito dell’ente statale, il rischio di errore nella compilazione è ridotto, in quanto la stessa applicazione effettua una verifica dei dati immessi e avverte in caso di eventuali anomalie.
Quando si usa l’F23 e quando l’F24: estensione del modello F24
L’F23 – utilizzato spesso in sostituzione dell’F24 per il pagamento di alcune imposte – non potrà essere usato per tutte le imposte indiscriminatamente e soprattutto per quelle dovute per la registrazione degli atti.
Infatti, con provvedimento del 27 novembre 2020 del Direttore dell’Agenzia delle Entrate è stato “esteso” l’impiego del modello F24 per il pagamento dovuto anche per la registrazione degli atti – atto pubblico, scrittura privata autenticata, versamento dell’imposta sulle donazioni e nei casi di registrazione degli atti presso la stessa Agenzia delle Entrate e nei suoi uffici territoriali.
L’uso del modello F24 per il pagamento anche delle imposte per gli atti di registrazione decorre dal 7 dicembre 2020. I nuovi codici tributo da indicare sono stati istituiti e riportati sulla risoluzione n. 76 del 2 dicembre 2020.
Tuttavia, fino al 30 giugno 2021 sono stati considerati validi anche i versamenti effettuati con l’F23 per le imposte di registro, ma dal 1° luglio 2021 si utilizza esclusivamente il modello 24.
L’uso del modello F23 resta invariato per tutti gli altri utilizzi e per le somme relative gli atti pubblici ufficiali registrati telematicamente attraverso il Modello Unico Informatico sulla piattaforma “Sister”
FAQ
Quando si usa l’F23 e quando l’F24?
Il modello F23 esiste ancora e serve al pagamento di alcune imposte di registro come quelle per gli atti registrati online o per i contratti di comodato gratuito. Il modulo F24 si utilizza, invece, per i pagamenti di tutte le altre tipologie di imposte e contributi previdenziali.
Come e dove si scarica il modello F23?
Il modello in formato .pdf del Modello F23 si scarica dal Sito dell’Agenzia delle Entrate. Il formato .pdf, in questo caso, si dovrà stampare autonomamente e compilare a mano. In alternativa – sempre dal sito dell’Agenzia – si può compilare il modello F23 direttamente online seguendo le istruzioni di compilazione messe a disposizione dall’Agenzia.
Come pagare l’F23 con PagoPA?
Con la compilazione online dell’F23 è possibile effettuare pagamenti per imposte di registro su atti pubblici direttamente attraverso la piattaforma PagoPA. Si inserisce il codice modulo di pagamento, il codice fiscale del contribuente, l’importo e si viene reindirizzati su Pago PA. Il pagamento si effettua sia con carta di credito o debito, con addebito su conto corrente o altre modalità previste.
Chi deve compilare l’F23?
Il modello viene compilato dal contribuente che deve effettuare il versamento, ma solo in caso di “autoliquidazione” o pagamento effettuato spontaneamente. In altre circostanze, il modello è compilato dall’ente o dall’ufficio per cui è dovuta l’imposta e inviato al contribuente congiuntamente all’atto a cui si riferisce.
Di quante copie si compone l’F23?
Il modello F23 si compone di 3 copie: una rimane presso la banca o ufficio postale presso cui si effettua il pagamento (fisico o online), le altre due copie restano al contribuente.
Come si corregge un F23 errato?
In caso di errore nel riferimento del “codice tributo”, il contribuente deve inviare comunicazione all’ufficio di competenza o ente destinatario del versamento e provvedere alla correzione.