Logo del Sito Portal Diritto

La multa per il passaggio con il rosso è sicuramente la più dura da digerire per un'automobilista, sia perchè vengono tolti punti patente, sia perchè spesso non ci si accorge o non si ricorda dell'infrazione effettuata.

Menu di navigazione dell'articolo

Il Codice della Strada, per ragioni di sicurezza stradale, è assai duro con chi commette questa infrazione, e la multa per il passaggio con il rosso è molto salata. 

Le Sanzioni in caso di passaggio con il rosso

La multa per il passaggio con il rosso è punita con una sanzione di 163 euro, con l'aggiunta di una decurtazione di 6punti patente, 10 in caso di neopatentati che ancora non hanno raggiunto i 3 anni di patente. Se l’infrazione viene commessa nelle ore notturne, tra le 22 e le 7, la multa per il passaggio con il rosso è di 200 euro.

La rilevazione viene effettuata, in genere, da telecamere chiamate Photored, installate in prossimità dei semafori dalla Polizia Stradale. A partire dal 2014, a seguito di numerosi ricorsi a causa dell’imprecisione di questi dispositivi, è stato deciso che essi devono essere omologati dal Ministero delle Infrastrutture per garantire la legittimità delle multe.

La telecamera, a infrarossi, individua quegli automobilisti che passano con il semaforo rosso tramite due foto scattate in sequenza da dove leggere la targa del veicolo. La nuova normativa protegge, inoltre, la situazione in cui il veicolo si trova per cause di forza maggiore (il traffico) al centro dell’incrocio ed è costretto ad avanzare a semaforo rosso.

Quando è il vigile a fare la multa

Non sempre l’accertamento della violazione viene effettuato da una telecamera; a volte è proprio il vigile urbano o gli agenti della polizia stradale in persona ad accorgersi dell’infrazione ed emettere la multa per il passaggio con il rosso.
In questo caso, potrebbe accadere un “errore umano” nel considerare avvenuta o meno l’infrazione, vale a dire che il vigile potrebbe essere influenzato da fattori esterni che incidono sull’intepretazione dell’evento.
Infatti, a supporto di una possibile distorsione della percezione sensoriale, e quindi di un errore, si è espressa la Corte di Cassazione con la sentenza 1 luglio 2005 n. 14038. 

Ricorso in Cassazione 

multa passaggio con rosso

La difficoltà di digerire la multa per il passaggio con il rosso ha portato a numerosi ricorsi, specie da parte di chi riteneva di non essere in torno nei confronti del Codice Stradale. Il tema è stato trattato a lungo in Corte di Cassazione, da cui sono emerse sentenze che hanno stabilito importanti precedenti.

Per evitare la decurtazione dei punti, ad esempio, si può dichiarare che non si era alla guida del veicolo: questo però comporterà un'ulteriore ammenda di 250 euro.

Ma secondo la sentenza n.27414/2009 della Corte di Cassazione, se la multa per il passaggio con il rosso non è stata contestata immediatamente dagli agenti accertatori in servizio, ovvero presenti sul luogo dove avvenuta l'infrazione, la multa per il passaggio con il rossopuò essere considerata nulla.

Pertanto, per ricevere la multa per il passaggio con il rosso non è sufficiente la foto scattata da dispositivi elettronici, ma è necessario che il vigile contesti subito l'illecito, altrimenti è possibile fare ricorso in Cassazione.

Più precisamente la sentenza va a stabilire che “l’assenza di agenti non appare consona all’utilizzazione di un apparecchio di rilevamento automatico, il photored appunto, ne’ appare superabile alla luce del disposto dell’art. 384 del regolamento di attuazione.”

Come evitare la multa per il passaggio con il rosso

Evitare la multa per il passaggio con il rosso è possibile, conoscendo e rispettando il Codice della Strada. Per questo è opportuno soffermarsi su cosa dice l’art. 41 riguardo ai segnali luminosi, in questo caso i semafori.
vengono contemplati vari casi a seconda del colore acceso:

  • Luce verde: il veicolo può procedere in tutte le direzioni segnalate ma, se non si è sicuri di riuscire a liberare l’incrocio (ad esempio, per il traffico) è meglio non occupare l’area;
  • Luce gialla: è consentito oltrepassare il punto di arresto solo nel caso in cui si è così vicini ad esso da non potersi fermare in sicurezza. In questo caso bisogna liberare velocemente l’incrocio con la relativa prudenza;
  • Luce rossa: il segnale è chiaro, è fatto assoluto divieto di oltrepassare la linea di arresto, pena la multa.

Il Codice della Strada stabilisce, anche, che i segnali e dispositivi luminosi devono essere omologati dal Ministero delle Infrastrutture e regolati in base alle caratteristiche dell’area in cui sono collocate, al fine garantire la sicurezza stradale.

FAQ

Cos'è il Codice della Strada e come regola le multe per passaggio con il rosso?

Il Codice della Strada è l'insieme delle norme che regolano la circolazione dei veicoli e dei pedoni sulle strade italiane. Include disposizioni specifiche per la sicurezza, il comportamento alla guida e le sanzioni in caso di infrazioni, come il passaggio con il rosso. Quest'ultimo è considerato un'infrazione grave poiché mette a rischio l'incolumità degli utenti della strada. Il Codice stabilisce che il conducente che attraversa un incrocio con il semaforo rosso è soggetto a una sanzione amministrativa, che può variare in base alla gravità dell'infrazione e alle condizioni specifiche in cui si verifica.

Quali sono le sanzioni amministrative previste per chi passa con il rosso?

Le sanzioni amministrative per chi passa con il rosso variano in base alla gravità dell'infrazione e possono includere una multa pecuniaria, la decurtazione di punti dalla patente di guida e, in casi di particolare gravità o recidiva, la sospensione della patente stessa. La multa pecuniaria per il passaggio con il rosso si situa in una fascia di importo definita dal Codice della Strada, che può essere aumentata in caso di circostanze aggravanti, come la presenza di pedoni o la causazione di un incidente.

In che modo il divieto di passaggio con il rosso contribuisce alla sicurezza stradale?

Il divieto di passaggio con il semaforo rosso è una misura fondamentale per la sicurezza stradale, poiché previene incidenti agli incroci, uno dei luoghi più pericolosi per la circolazione stradale. Rispettare il semaforo rosso riduce il rischio di collisioni frontali e laterali, proteggendo sia i conducenti che i pedoni. Questa norma è volta a garantire che tutti gli utenti della strada possano attraversare gli incroci in sicurezza, rispettando i turni di passaggio stabiliti dai segnali luminosi.

Come influisce il passaggio con il rosso sui punti della patente?

Il passaggio con il rosso comporta la decurtazione di punti dalla patente di guida. La quantità di punti decurtati dipende dalla gravità dell'infrazione e può variare. Questo sistema di punteggio funge da deterrente contro le violazioni del Codice della Strada e mira a promuovere comportamenti di guida responsabili. La perdita di punti è cumulativa e, se un conducente esaurisce i punti sulla patente, può portare alla sospensione della stessa e all'obbligo di sostenere corsi di recupero punti.

Come funziona il rilevamento elettronico delle infrazioni per passaggio con il rosso?

Il rilevamento elettronico delle infrazioni per passaggio con semaforo rosso rappresenta una delle innovazioni tecnologiche più efficaci introdotte negli ultimi anni per migliorare la sicurezza stradale. Questi sistemi, costituiti principalmente da telecamere ad alta definizione e sensori avanzati, sono strategicamente installati in prossimità degli incroci stradali, luoghi ad alto rischio di incidenti a causa di comportamenti imprudenti come appunto il passaggio con il rosso.

La funzionalità di questi dispositivi si basa sulla loro capacità di monitorare in continuo gli incroci, catturando immagini o video nel momento preciso in cui un veicolo viola il segnale di stop del semaforo. La registrazione avviene automaticamente, grazie a sistemi di rilevamento che sfruttano tecnologie sofisticate per identificare il superamento della linea di arresto quando il semaforo è rosso. Le immagini e i video catturati costituiscono prove inconfutabili dell'infrazione, essenziali per l'emissione delle sanzioni amministrative ai trasgressori.

Questa tecnologia ha portato a un netto miglioramento nella capacità delle autorità di far rispettare le norme del codice della strada, riducendo significativamente il margine di errore umano e aumentando la copertura del controllo sugli incroci. Inoltre, la presenza visibile di questi dispositivi ha un effetto deterrente sui conducenti, che sono più inclini a rispettare le regole sapendo di essere monitorati. Questo aspetto psicologico gioca un ruolo cruciale nell'incrementare la disciplina alla guida e nella riduzione delle infrazioni.

Oltre alla funzione punitiva, i dati raccolti dai sistemi di rilevamento elettronico offrono alle autorità una preziosa fonte di informazioni sulle dinamiche degli incidenti stradali e sulle abitudini dei conducenti. Queste informazioni possono essere utilizzate per analisi statistiche, per pianificare interventi di miglioramento della viabilità e per campagne di sensibilizzazione mirate a promuovere una maggiore consapevolezza sui rischi associati alla guida imprudente.

Nonostante l'indiscutibile efficacia di questi sistemi nel contrastare le violazioni e migliorare la sicurezza, il loro utilizzo solleva anche questioni legate alla privacy e alla gestione dei dati personali. Le autorità competenti sono tenute a garantire che la raccolta, l'elaborazione e la conservazione delle immagini e dei video avvengano nel rispetto delle normative sulla privacy, assicurando che l'utilizzo di queste tecnologie non si traduca in una sorveglianza invasiva e ingiustificata dei cittadini.

In conclusione, l'adozione del rilevamento elettronico delle infrazioni per passaggio con il rosso ha rappresentato un passo significativo verso la creazione di un ambiente stradale più sicuro. Attraverso l'implementazione di queste tecnologie, si è riusciti a elevare gli standard di sicurezza, a disincentivare comportamenti pericolosi e a fornire alle autorità strumenti efficaci per l'applicazione delle norme del codice della strada, contribuendo così a salvaguardare la vita di conducenti e pedoni.

Cosa comporta la recidiva nel passaggio con il rosso?

La recidiva, ovvero la reiterazione dell'infrazione di passaggio con semaforo rosso entro un lasso temporale ben definito, generalmente fissato in due anni dalla registrazione della prima violazione, porta con sé conseguenze significativamente più gravi rispetto alla sanzione originaria. Questo meccanismo sanzionatorio è stato introdotto come deterrente contro la ripetizione di comportamenti pericolosi sulla strada, riflettendo la volontà del legislatore di promuovere una maggiore consapevolezza e responsabilità tra gli automobilisti.

L'inasprimento delle sanzioni per chi commette la stessa infrazione più volte mira a inviare un messaggio chiaro: la persistenza nella violazione delle norme che regolano la sicurezza stradale non sarà tollerata. Le conseguenze di tale recidiva possono variare in gravità, ma includono tipicamente un incremento dell'importo delle multe, che può rivelarsi considerevole. Questa misura è intesa a colpire il portafoglio del trasgressore, operando come disincentivo economico alla ripetizione dell'infrazione.

Oltre all'aspetto pecuniario, un altro strumento di deterrenza molto efficace è la decurtazione di punti dalla patente di guida. In caso di recidiva, il numero di punti sottratti è maggiore rispetto a quello previsto per una prima violazione, riducendo così la soglia di tolleranza e avvicinando il conducente alla soglia critica che comporta ulteriori misure restrittive, come la sospensione della patente. Questa perdita di punti si inserisce in un sistema volto a penalizzare progressivamente i comportamenti di guida più rischiosi, sottolineando l'importanza del rispetto delle regole per la sicurezza di tutti gli utenti della strada.

In casi di recidiva particolarmente gravi o frequenti, può essere disposta anche la sospensione della patente di guida. Questa misura rappresenta un'escalation significativa della risposta sanzionatoria, poiché priva il trasgressore della possibilità di guidare per un periodo di tempo esteso, incidendo direttamente sulla sua libertà di movimento e, in molti casi, sulla sua capacità di lavorare o svolgere normali attività quotidiane. La sospensione della patente serve come monito non solo per l'individuo interessato, ma anche per la comunità, evidenziando le serie ripercussioni che possono derivare dalla non osservanza delle norme stradali.

La logica sottostante a queste misure punitive più rigorose è duplice: da un lato, mirano a penalizzare e correggere il comportamento specifico dell'individuo recidivo; dall'altro, hanno una funzione deterrente generale, volti a sensibilizzare l'intera collettività sull'importanza della sicurezza stradale. La recidiva, infatti, non solo mette a rischio l'incolumità del trasgressore, ma anche quella degli altri utenti della strada, inclusi pedoni, ciclisti e altri automobilisti, aumentando il rischio di incidenti potenzialmente gravi o mortali.

In definitiva, il trattamento severo riservato ai recidivi nel commettere l'infrazione di passaggio con il rosso sottolinea un impegno intransigente verso la promozione della sicurezza stradale e la prevenzione degli incidenti. Attraverso queste misure, si cerca di instillare una cultura di rispetto per le regole stradali, essenziale per la convivenza civile e la tutela della vita umana.

È possibile fare ricorso contro una multa per passaggio con il rosso?

Sì, è possibile fare ricorso contro una multa per passaggio con il rosso se si ritiene che l'infrazione non sia stata commessa o che ci siano stati errori procedurali nella notifica della sanzione. Il ricorso può essere presentato al Prefetto o al Giudice di Pace entro 60 giorni dalla ricezione della multa. È importante fornire prove concrete a sostegno del proprio caso, come testimonianze, fotografie o altri documenti pertinenti. Tuttavia, la procedura di ricorso può essere complessa e, in alcuni casi, può richiedere l'assistenza di un avvocato specializzato in Diritto amministrativo.

Autore: Avvocato Giacomo Locopo

Immagine di Giacomo Locopo

Nato a Catania il 25 febbraio 1970, l'avvocato ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l'illustre Università degli Studi La Sapienza di Roma. Attualmente, è iscritto all'Albo dell'Ordine degli Avvocati nella città di Palmi, dove esercita la professione legale con competenza e dedizione.