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Per poter andare in Australia, anche se per un periodo massimo di tre mesi, è necessario ottenere un visto per l'Australia con una procedura che può ormai essere tranquillamente realizzata on-line. Più complessa è la situazione nel caso in cui il soggetto richiedente abbia dei precedenti penali. In questo caso, all'atto della richiesta, sarà obbligatorio indicare il reato commesso e, solo dopo l'invio della domanda, saranno le Autorità Australiane a dare un giudizio positivo o negativo.

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Queste potrebbero anche chiedere delle informazioni e documentazioni aggiuntive, come per esempio la trascrizione da parte del Tribunale o delle Autorità Giudiziarie dell'avvenuto sconto della pena. La procedura non è però ancora conclusa perché, se anche il soggetto riuscisse a partire, potrebbe essere fermato al momento dello sbarco dove gli agenti di immigrazione potrebbero fermarlo per ulteriori controlli e un colloquio personale. Tutte le informazioni necessarie possono essere ritrovate sul sito Visto-Australia.it.

Il visto per l'Australia ETA

Si tratta di un visto per l'Australia turistico ed elettronico che può essere richiesto autonomamente on-line oppure presso le compagnie aeree o le agenzie di viaggio. Per richiederlo il passaporto deve avere una validità residua di almeno sei mesi in quanto viene associato proprio al numero di questo documento. Lo possono richiedere tutti i cittadini dei paesi aderenti al programma ETA (e l'Italia ne fa parte) e ha durata di un anno, ma permette la permanenza in Australia solo per un massimo di tre mesi, anche come somma di più viaggi nel tempo. L'importante è iniziare l'iter di richiesta almeno due settimane prima della partenza. Con questa tipologia di visto per l'Australia è possibile recarsi in qualsiasi città australiana per motivi turisti, per far visita ad amici o parenti, per motivi medici, culturali (si può studiare, ma solo per corsi di breve periodo) o sportivi e per viaggi commerciali (ma non si pu&o grave; lavorare). Non è assolutamente concessa, infatti, nessuna attività lavorativa remunerata.

Molte persone utilizzano questa tipologia di visto per l'Australia per fare un primo viaggio "di prova", per poi decidere, ad esempio, se intraprendere in seguito un lungo periodo di studi o una carriera lavorativa, ma in questo caso si dovrà poi richiedere un differente permesso di ingresso e soggiorno.

L'ETA non è però sufficiente per l'ingresso

Avere l'autorizzazione del visto per l'Australia ETA garantisce però al viaggiatore solo di salire sull'aereo e arrivare in Australia, ma non di avere accesso al paese. Una volta arrivati lì, infatti, direttamente all'aeroporto, il soggetto dovrà svolgere una serie di procedure di riconoscimento e controllo doganale da parte di un ufficiale doganale che passerà al vaglio tutta la documentazione e le attestazioni consegnate al momento della richiesta di ottenimento del visto per l'Australia, la carta del passeggero che viene redatta durante il volo e la corrispondenza di tutta una serie di requisiti. Solo allora potrà dare una risposta definitiva all'ingresso o meno dello straniero in Australia. E' importante, poi, ricordare che se anche una sola delle informazioni presenti sul passaporto per qualsiasi motivo dovesse cambiare, anche se si è già in possesso di un visto per l'Australia ETA, è obbligatorio effettuare una nuova richiesta pro prio perché verrebbe meno la corrispondenza tra il visto per l'Australia e il numero del documento.

Quali controlli riceve chi ha il visto per l'Australia ETA?

Come molti sanno anche grazie al noto programma televisivo Airport Security, ambientato nel principale aeroporto italiano, per accedere in Australia, ci sono dei controlli molto severi, soprattutto per chi si presenta con un visto per l'Australia ETA e quindi dichiara già al suo arrivo di avere dei precedenti penali ormai risolti, secondo la giurisdizione a cui provengono.

I controlli effettuati dalle forze dell’ordine una volta giunti a destinazione sono molto severi e spesso invasivi, in quanto la politica di questo paese per quanto riguarda l’accoglienza e l’immigrazione, è piuttosto restrittiva.

Se una persona dovesse presentarsi in Australia con un visto per l'Australia ETA sarebbe sicuramente sottoposta a dei rigidi controlli che prevedono anche il controllo del cellulare.

È obbligatorio concedere l’accesso al proprio cellulare?

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Secondo le leggi australiane, gli agenti di polizia sono tenuti a richiedere il controllo del cellulare soltanto in casi di forte sospetto. Parliamo quindi del caso in cui si trovino davanti un soggetto arrivato nel paese tramite il visto per l'Australia ETA. In questa situazione, nella maggior parte dei casi, viene richiesto al migrante di mostrare il contenuto dei propri messaggi e del proprio dispositivo cellulare.

Non si è costretti ad accettare, ma nella maggior parte dei casi, se le autorità non hanno conferma della vostra innocenza vi negheranno l’entrata in paese.

In conclusione, possiamo dire che l’Australia è sicuramente uno dei luoghi a cui è più difficile accedere, soprattutto se si hanno dei precedenti penali. Il nostro consiglio è quello di agire con maggiore trasparenza possibile una volta giunti ai controlli. In questo modo i sospetti su di voi decadranno e avrete il libero accesso a questo splendido paese.

Autore: Enrico Mainero LinkedIn

Immagine di Enrico Mainero

Dal 2011 Direttore Responsabile e Amministratore unico di ElaMedia Group SRLS. Mi dedico prevalentemente all'analisi dei siti web e alla loro ottimizzazione SEO, con particolare attenzione allo studio della semantica e al loro posizionamento organico sui motori di ricerca. Sono il principale curatore dei contenuti di questo Blog (assieme alla Redazione di ElaMedia).