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Dopo aver condiviso con voi dettagli su come Disdire SKY, oggi introduciamo un nuovo argomento che, speriamo, catturerà la vostra attenzione.

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Quando si parla di prescrizione della multa? E' necessario chiarire questo aspetto in quanto bisogna fare attenzione alle varie norme del codice della strada che nel corso degli anni possono aver ingenerato confusione negli utenti della strada. I termini di prescrizione della multa sono specificati nell'art. 209. del codice della strada, secondo il quale:

Secondo l'articolo citato, la prescrizione della multa è fissato dunque a 5 anni.

Malintesi

Tuttavia, i termini di prescrizione della multa sono stati sempre fraintesi a causa di una norma prevista dalla finanziaria 2008. Infatti, tale norma poteva dare l'impressione che i termini di prescrizione della multa fossero stati abbassati a 2 anni.

Tale norma, invece, non riduce i termini di prescrizione della multa ma va semplicemente a limitare e imporre a chi si occupa del servizio di riscossione multe, la notifica della cartella di pagamento a esse relative, entro due anni dalla ricezione.

La suddetta norma della finanziaria 2008, recita infatti che:

Cosa dice il Codice della Strada riguardo la prescrizione della multa

Per capire come si giunge alla prescrizione della multa, è utile conoscere cosa dice il Codice della Strada in merito agli illeciti amministrativi e alle relative sanzioni. Cercheremo di spiegare alcuni articoli che fanno capire l’iter che viene seguito dal momento dell’accertamento di una violazione.

Nell’art. 200 “Contestazione e verbalizzazione delle violazioni” viene stabilito che, nei casi in cui sia possibile, la violazione debba essere contestata nello stesso instante in cui viene commessa. La contestazione viene fatta sia al tragressore sia alla persona obbligata al pagamento della somma. I casi previsti in cui l’operatore è impossibilitato a contestare immediatamente son, così come recita l’art. 201:

  • l’impossibilità di raggiungere il veicolo che procede ad alta velocità;
  • attraversamento di un incrocio a semaforo rosso, un sorpasso vietato;
  • accertamento della violazione in assenza del conducente del veicolo;
  • accertamento effettuato mediante dispositivi elettronici (autovelox);
  • rilevazione accesso varchi elettronici nelle ZTL, aree pedonali, centri storici.

Il verbale redatto, con le relative informazioni, viene consegnato sia al trasgressore o chi per lui, e all’ufficio o comando di polizia da cui dipende l’agente accertatore, nel caso di contestazione immediata.
Altrimenti, oltre alle informazioni relative al tipo di infrazione commessa, i dati temporali e del veicolo, il verbale deve indicare il motivo per il quale non è stata possibile la contestazione immediata e viene inviato al domicilio o residenza del soggetto responsabile della violazione. Si tratta della cosiddetta notifica al trasgressore i cui dati possono essere desunti dall’Anagrafe Tributaria. La notifica viene mandata via posta raccomandata tramite il Servizio di Notificazione Atti Amministrativi.

La notifica: entro quanto tempo?

Come già affermato prima, la violazione dovrebbe essere contestata immediatamente. In caso contrario, il Codice della Strada stabilisce che la notifica deve essere inviata all’interessato entro 90 giorni, per i residenti in Italia, e 360 giorni dall’accertamento per i residenti all’estero.
La sanzione pecuniaria deve essere pagata dal soggetto qualora la notifica avvenga entro i 5 anni prevista, altrimenti l’obbligo si estingue vale a dire che sussiste la prescrizione della multa.

Il giudice di pace nell’ordinamento italiano

Il giudice di pace media dispute minori tra due o più parti. Nel nostro paese il termine è stato adottato per indicare un magistrato onorario bandito dal Ministero della Giustizia e quindi non professionale. La figura del Giudice di Pace fu introdotta da Napoleone: era un giudice ad elezione diretta del popolo.

Anche durante l’unità d’Italia, la figura del giudice di pace continuò ad essere utilizzata nei suoi primi decenni. Il giudice veniva eletto dal popolo avente diritto al voto, in quanto all’epoca non esisteva il suffragio universale.

Dopodiché, nel 21 Novembre 1991, la figura del giudice di pace venne istituita con la legge n.374 dello stesso anno, il quale prese il posto della ormai vecchia figura del giudice conciliatore. Venne stabilito un organico di giudici di pace in oltre 4600 unità distribuite in tutta Italia con oltre 800 sedi, infatti allo stato attuale, esistono più di 2000 giudici di pace, quindi quasi il 50% dell’organico previsto, fattore diverso per i Giudici Onorari del Tribunale che occupano il 75% e dai Vice Procuratori Onorari che occupano l’83%.

L’entrata in funzione ufficiale di questa figura però venne rimandata molto a lungo, fino a che l’Associazione Nazionale dei Giudici di Pace, ufficializzò l’entrata in funzione di tale figura e istituto nel 1° Maggio 1995.

Un giudice di pace, compete soprattutto nell’ambito civile e nell’ambito penale, al contrario delle figure passate di giudici che si occupavano solamente dell’ambito civile. La durata totale di un giudice di pace è di quattro anni, rinnovabili alla scadenza di quest’ultimi per un ulteriore quadriennio e riceve un compenso commisurato prevalentemente ai provvedimenti adottati.

Il giudice conciliatore e la prescrizione della multa

La figura del giudice conciliatore, era presente in ogni comune italiano fino al 1991, quando venne sostituito appunto dalla figura del giudice di pace. Tale figura, non riceveva alcun tipo di compenso e la sua competenza era molto ridotta, in quanto si occupava principalmente ed esclusivamente di cause civili del vicinato.

Nomina dei giudici di pace per il ricorso

La legge stabilisce che le nomine debbano coinvolgere individui in grado di eseguire con indipendenza e autorevolezza le mansioni di giudice onorario. Saranno selezionati, fino al raggiungimento del numero predefinito, coloro che avranno completato con successo un periodo di formazione di tre mesi in diritto civile e tre mesi in Diritto penale.

In ambito giuridico, il magistrato onorario ha la capacità di risolvere un'ampia varietà di dispute in materia civile. Questo ruolo implica la gestione di una vasta gamma di questioni, dalla risoluzione di problemi di contratti e proprietà, a controversie relative a questioni familiari o di diritto del lavoro.

Il Giudice di pace ha inoltre il compito di decidere sugli appelli presentati contro le sanzioni amministrative previste dal Codice della strada. Questo include, ad esempio, la revisione di multe per infrazioni al traffico o l'analisi di reclami legati alle violazioni delle norme stradali. La sua competenza in questo settore è fondamentale per assicurare il rispetto della legalità e per garantire il diritto di ogni cittadino a una valutazione equa e imparziale delle proprie contestazioni.

immagine per prescrizione multe

È bene sottolineare che qualsiasi ricorso può essere presentato a questi soggetti. (è gratuito e si può presentare senza l'assistenza di un avvocato). Bisogna considerare che si va incontro ad una causa civile regolata dalle norme del codice di procedura civile. In caso di sconfitta se la controparte ha un legale a difesa si può essere condannati al pagamento anche delle spese legali e del procedimento.

Per la presentazione del ricorso occorre prendere contatto con la Cancelleria del luogo dove è stata commessa la violazione. Entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento bisogna presentare il ricorso in carta semplice direttamente agli uffici della Cancelleria.

Aggiornamento 2022

Allo stato attuale, la prescrizione di una multa stradale si attesta in 5 anni. In particolare, la normativa stabilisce che le sanzioni amministrative si prescrivono in 5 anni e che cominciano a decorrere dal momento in cui il pagamento è dovuto e cioè dopo 30 giorni dalla notifica del verbale.  Essendo la multa stradale una sanzione amministrativa, anch’essa si prescrive in 5 anni e che il verbale, in questo caso specifico, deve essere notificato entro 90 giorni dal momento in cui è stata commessa l’infrazione.

Nel caso in cui la multa non venisse pagata, la relativa cartella esattoriale emessa si prescrive sempre nel tempo di 5 anni, che cominciano a decorrere dall’avvenuta notifica della cartella stessa al destinatario. Altra eventualità è quella di chi, dopo aver ricevuto una multa abbia fatto ricorso al giudice di pace ed abbia perso la relativa causa. In questa situazione particolare, l’obbligo del pagamento si rintraccia non nel verbale originale ma nella successiva sentenza. In questo caso, le sentenze si prescrivono nell’arco di 10 anni e non più 5.

Sollecito di pagamento

Ricordiamo, tuttavia, che la prescrizione si può interrompere in qualsiasi momento, attraverso un atto di esercizio del credito, come potrebbe essere ad esempio un sollecito di pagamento. In tal caso, i termini della prescrizione si azzerano e cominceranno a decorrere nuovamente dal giorno successivo. La maggior parte degli automobilisti, comunque, nel dubbio, tende a pagare subito la multa stradale ricevuta, sfruttando al massimo la riduzione dell’importo della stessa nell'eventualità di pagamenti immediati.

Per coloro che avessero dei dubbi, la prescrizione si verifica in maniera automatica e senza la necessità di una pronuncia di un giudice, col decorrere del tempo e ogni volta in cui un eventuale creditore, durante tale periodo determinato, non eserciti il proprio diritto attraverso la richiesta di pagamento oppure avviando le relative procedure esecutive. In altri termini, se il debitore (in questo caso un’automobilista) non riceve un’intimazione, una diffida o un qualsiasi atto esecutivo, si può ritenere libero da ogni vincolo o obbligo di pagamento.

Autore: Avvocato Giacomo Locopo

Immagine di Giacomo Locopo

Nato a Catania il 25 febbraio 1970, l'avvocato ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l'illustre Università degli Studi La Sapienza di Roma. Attualmente, è iscritto all'Albo dell'Ordine degli Avvocati nella città di Palmi, dove esercita la professione legale con competenza e dedizione.