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Il preventivo legale ti sembra troppo alto? E’ possibile contestare la parcella dell’avvocato anche se era stato accettato il preventivo per la consulenza prima?

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Il preventivo dell’avvocato è un documento utile per la stima dei costi della consulenza legale. Ed è anche obbligatorio dal 2017, in seguito alla legge sulla concorrenza. In linea di massima quindi il cliente ha modo di sapere prima quanto costerà l’assistenza del legale. Il preventivo dell’avvocato però ha valore di stima e quindi l’importo potrebbe oscillare rispetto a quanto comunicato all’inizio, a seguito di variabili e costi non previsti.

Perché contattare l’avvocato

Sono varie le situazioni in cui è consigliabile, o addirittura obbligatorio, farsi aiutare da un avvocato. Questo sia in sede penale che in sede civile. La prima situazione in cui un avvocato è obbligatorio è durante le mediazioni; stiamo parlando delle situazioni in cui la mediazione è obbligatoria, quindi disposta da un Giudice. In questi casi l’avvocato deve assistere, obbligatoriamente, la parte per cui è stata stabilita una richiesta giudiziale. Sul sito https://www.studiolegaleavvocatoepis.it/ è possibile trovare aiuto per qualsiasi problematica legale, soprattutto quelle correlate a cause di tipo civile, ma anche per questioni legali nel corso dell’attività d’impresa. Anche nel corso dei processi civili può essere obbligatorio ricorrere all’aiuto da parte di un avvocato. Stiamo parlando ad esempio delle cause in cui l’eventuale risarcimento supera il valore di 1.100 euro, o anche nelle cause in cui il singolo cittadino si oppone a ordinanze o ingiunzioni.

Come si legge il preventivo e quali spese legali comprende

Ti sembra assurdo pagare così tanto per una “firma” dell’avvocato? Facciamo prima di tutto chiarezza: a volte per evitare rabbia e frustrazione basta saper leggere il preventivo legale. E può essere proprio il tuo avvocato di fiducia a spiegarti come fare. Di istinto infatti, di fronte al preventivo dello studio legale, l’occhio va subito al rigo finale in cui è specificato l’importo dovuto. Questa procedura però può essere fuorviante perché non tiene conto delle voci che compongono il costo finale. Oltre all’onorario dell’avvocato ci sono costi fissi e imposte che il professionista può trovarsi anche ad anticipare per l’assistito (e che ovviamente dovranno essere rimborsati indipendentemente dal risultato delle causa).

Come contestare la parcella se il preventivo è troppo alto

Nella pratica potrebbe pur sempre capitare di trovarsi spiazzati di fronte ad una parcella dell’avvocato che, con o senza preventivo, appare troppo esosa. Se, anche dopo aver chiesto spiegazioni, non siete convinti, sappiate che è possibile aprire una contestazione al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati territorialmente competente.

Se manca il preventivo dell’avvocato, sarà il Consiglio dell’Ordine a stabilire il giusto importo, applicando le tabelle forensi nazionali. La mancanza di un preventivo scritto infatti non sta a significare che l’avvocato sia libero di chiedere qualsiasi cifra al cliente.

La contestazione della parcella richiede la forma scritta e va depositata personalmente o a mezzo raccomandata a/r.

Il Consiglio dell’Ordine sarà chiamato a valutare che il preventivo dell’avvocato sia congruo in riferimento alla complessità della causa e alle tabelle nazionali. Se la contestazione viene rigettata sarà sempre possibile fare appello adendo al Consiglio Nazionale Forense, seguendo le medesime modalità sopra esposte. Ricordiamo che chiedere un onorario troppo alto costituisce un illecito deontologico quindi, oltre alla riduzione del compenso, possono essere applicate misure disciplinari nei confronti del professionista. Diverso il caso di revoca del mandato, che non esonera il cliente dal pagamento del corrispettivo per l’attività svolta fino a quel momento.

Visti i tempi, l’iter e le conseguenze, probabilmente la prima strada preferibile è sempre la risoluzione per via bonaria, cercando un compromesso tra le parti.

A volte, a danno fatto, contestare la parcella può essere l’unica strada per non pagare una cifra giusta. Eppure soprattutto oggi che internet ha reso accessibili informazioni anche in ambiti così di nicchia come quello legale, appare un rischio evitabilissimo quello di incorrere in simili situazioni. La legge dà il diritto di ottenere il preventivo scritto, internet offre lo strumento per ottenerlo gratuitamente.

L’avvocato online: ecco la novità dell’ultimo decennio

Il mondo della tecnologia ha ormai coinvolto ogni settore, compresi quelli tradizionalmente più restii al cambiamento e all’innovazione. Il mondo degli avvocati è uno di questi, tuttavia l’innovazione ha ormai coinvolto anche loro che si ritrovano a pubblicizzarsi su internet in maniera tale da raggiungere quanti più potenziali clienti possibili.
Attualmente, però, il panorama virtuale degli avvocati è molto vasto e vario, vi sono infatti avvocati che si limitano ad avere un sito pensato solo per presentarsi e pubblicizzare i propri servizi, altri hanno invece puntato su veri e propri portali di informazione giuridica prestando servizi di consulenza attraverso i propri siti web, visitabili in maniera gratuita.

Ovviamente risulta difficile a chiunque trovare e scegliere il servizio in grado di rispondere alle proprie esigenze, soprattutto perché spesso risulta complicato orientarsi in un mondo sconosciuto come quello degli avvocati.
Gli avvocati che offrono consulenza legale per via telematica ci sono e naturalmente vi sono quelli che lo fanno gratuitamente e chi invece a pagamento, tuttavia, come è facilmente intuibile, le prestazioni di consulenza legale gratuite hanno maggior successo ed è per questo che sono sempre di più gli avvocati che vi aderiscono nella speranza che vengano apprezzati ed eventualmente contattati dai clienti che ne hanno usufruito o da eventuali conoscenti.
Nonostante vi sia chi, purtroppo, tende ad iniziare una consulenza gratuita con l’intento di trasformarla in una a pagamento, sappiate che esiste chi è totalmente sincero con voi e vi offre un formidabile strumento di aiuto.

Una delle critiche che viene spesso mossa a chi si affida alla consulenza gratuita è quella relativa alla responsabilità del caso  perché in questo caso l’avvocato non conosce i fatti storici che stanno a monte del problema, né tanto meno i documenti ad esso inerenti e di conseguenza la consulenza offerta si basa solamente sulle informazioni che gli vengono direttamente trasmesse dal cliente.
Vista da questo punto di vista la consulenza gratuita sembrerebbe inutile, ma in realtà sappiate che spesso è un ottimo modo per instaurare un primo dialogo con l’avvocato (elemento da non sottovalutare in nessuna circostanza), in secondo luogo essa permette all’avvocato di capire l’entità del problema da risolvere e verificare se è o no in grado di rispondere alle vostre esigenze con la sola consulenza gratuita, dandovi quindi un’idea maggiormente precisa dell’entità del problema, elemento che spesso non comprendiamo perché disconosciamo cosa fare in gran parte delle situazioni, ma è per questo che esistono gli specialisti!

Le cause penali

198Avvocati online

In occasione di cause legali la Carta Europea dei diritti dell’uomo porta alla necessità che l’imputato si faccia difendere da un avvocato abilitato. Anche per questo motivo quando un soggetto non richiede l’intervento da parte di un legale di fiducia, o non intende saldarne la parcella, lo Stato gli garantisce la presenza del cosiddetto avvocato d’ufficio. Si tratta di un legale esperto in questioni penali, che ha l’obbligo di difendere l’imputato dalle accuse emesse a suo carico. Mentre nel processo civile per le cause il cui valore non superi i 1.100 euro, o nelle controversie di lavoro con valore inferiore ai 129 euro, si ha la possibilità di autodifendersi, tale facoltà non è disponibile nel processo penale italiano. Questo anche nel caso in cui l’imputato sia un avvocato abilitato, che dovrà quindi sempre chiedere consiglio a un collega.

Quando rivolgersi a un avvocato

Se in occasione di una causa, penale o civile, è abbastanza comune avvalersi del consiglio di un avvocato, anche quando non obbligatorio, ci sono poi altre situazioni in cui molti tendono a “fare da soli”. In alcune di queste situazioni sarebbe opportuno contattare un Avvocato, in modo da avere il consiglio da parte di chi conosce le leggi, prima che le stesse siano applicate. Ad esempio prima di decidere per una separazione tra coniugi, oppure quando si deve registrare un brevetto per un nuovo prodotto. Molte aziende contattano un consulente legale in varie circostanze, in modo da avere sin da subito un consiglio su come muoversi seguendo le leggi.

Avvocato penale: il suo ruolo

Un avvocato penale può essere assunto sia per la difesa della parte civile (ovvero la persona che ha subito le conseguenze del reato) che per la difesa dell’imputato (ovvero la persona accusata di aver commesso il reato).

In un processo penale il ruolo dell’avvocato è quello di assicurare la migliore difesa al suo assistito nel pieno rispetto della Legge. Sia che si tratti di assistere l’imputato (o indagato), che si presume abbia commesso il reato, o la parte lesa, il magistrato (o il giudice) dovrà essere messo in condizione di emanare una sentenza in piena armonia con le leggi vigenti.

Perché ciò sia possibile è responsabilità dell’avvocato penale avviare le indagini non appena comincia il procedimento penale con l’obiettivo di raccogliere quanti più elementi probatori a favore del suo assistito. Tra questi elementi possono essere considerati validi: dichiarazioni, conversazioni effettuate con persone a conoscenza dei fatti, documentazione pertinente al caso, accertamenti tecnici a cui l’avvocato stesso ha partecipato e così via.

Il compito di un avvocato penale è quello di verificare con scrupolosità che qualunque prova presentata agli atti sia legale.

Come avviene la nomina

In un procedimento penale la nomina di un avvocato penalista è un atto a forma libera: può essere dichiarata davanti al giudice sia verbalmente che in forma scritta (esistono dei modelli fac-simile per presentare la nomina di un avvocato).

A seconda dei casi e della disponibilità economica è possibile nominare un difensore di fiducia (scelto personalmente dal cliente) o un difensore d’ufficio (assegnato dalla Polizia Giudiziaria o dal Pubblico ministero). In quest’ultimo caso la designazione dell’avvocato avviene tramite un sistema automatizzato a rotazione.

Di cosa si occupa

La sfera di reati che rientra nelle competenze di un avvocato penale è molto vasta. Si parte da reati minori (punibili con una sanzione stabilita dal giudice) a reati molto gravi (punibili con il carcere a vita).

Di seguito menzioniamo un elenco di reati, tra i più comuni, dei quali potrebbe occuparsi un avvocato penale:

  • Stalking
  • Molestie
  • Bullismo
  • Diffamazione
  • Ritiro patente
  • Riciclaggio
  • Reati di droga
  • Diritto minorile
  • Mobbing
  • Problemi coi Servizi Sociali
  • Affidamento minori
  • Reati sessuali
  • Violenze
  • Violenza donne
  • Omicidio
  • Associazione a delinquere
  • Truffa
  • Estorsione
  • Reati finanziari
  • Corruzione
  • Concussione

Oltre ai suddetti reati un avvocato penale potrebbe doversi occupare anche di casi meno frequenti come quelli che seguono:

  • Famiglia
  • reati internet
  • consumatori
  • malasanità
  • reati stradali
  • condominio
  • furto
  • rapina
  • estorsione
  • violazione di domicilio
  • lavoro
  • stranieri
  • privacy
  • reati tributari
  • reati P. A.
  • Reati contro la Giustizia
  • Reati ambientali
  • Incolumità pubblica

Come sceglierlo

Quando si tratta di scegliere un avvocato penale è molto importante rivolgersi a un avvocato con esperienza e soprattutto che sia specializzato in Diritto penalecome l’Avvocato Giuseppe Migliore, con studio in Roma. Ciò significa che deve conoscere e saper utilizzare abilmente gli strumenti processuali consentiti dalla Legge.

Per scegliere un buon avvocato è necessario considerare il suo curriculum, ovvero informarsi su quanti casi ha trattato (e soprattutto vinto) in un determinato tipo di procedimento. Ogni avvocato si crea la propria reputazione attraverso i suoi assistiti. Quindi non sarà difficile raccogliere le informazioni necessarie consultando con discrezione chi ha ricevuto assistenza da lui.

Il diritto di difesa si articola in vari aspetti

Avremo quindi il diritto:

  • alla contestazione del fatto
  • al contraddittorio nella formazione della prova
  • alla prova

L’imputato

La persona che viene accusata di un reato viene denominata imputato e a suo carico viene avviato un processo penale. La persona è imputata nel momento in cui il pubblico ministero chiede un rinvio a giudizio, un giudizio immediato, un Decreto penale di condanna e l’applicazione della pena nel corso delle indagini preliminari.
Le dichiarazioni che l’imputato fornisce non possono essere considerate una testimonianza utilizzabile ai fini del processo. Inoltre, l’imputato può usufruire della facoltà di non rispondere, prevista dall’articolo 63 del Codice di Procedura Penale (c.p.p.), e del diritto di scegliere un difensore.

Si possono nominare massimo due difensori di fiducia

L’art. 96 c.p.p. afferma che l’imputato può nominare uno o due difensori tramite una dichiarazione. Questa può essere presentata all’autorità procedente in maniera diretta dall’indagato, dal difensore già scelto oppure spedita via posta raccomandata.
Nel caso in cui l’imputato non abbia proceduto alla nomina del difensore, ne verrà affidato uno d’ufficio scelto dall’elenco nazionali dei professionisti iscritti all’albo che danno la loro disponibilità.

La prova

Diritto di difesa

Questo diritto consiste nella possibilità presentare dei fatti e documenti che sono delle prove a sostegno o contro un fatto avvenuto nel passato, utili per la decisione finale. Possono avvalersi di questo diritto l’imputato, la polizia giudiziaria e il pubblico ministero. Le prove vengono ricercate attraverso quei mezzi contemplati dalla c.p.p., vale a dire strumenti idonei a raccogliere elementi importanti per il procedimento. Il primo strumento fra tutti è la testimonianza: la figura del testimone è informato sui fatti e viene sottoposto ad esame, esegue la cosiddetta deposizione sui fatti.

Cosa dice la Costituzione

In un Paese democratico, come quello italiano, ogni cittadino può esercitare il diritto di difesa quale diritto inviolabile della persona e questo viene tutelato dalla Costituzione. L’art. 24 afferma che tutti hanno la facoltà di agire per tutelare i propri diritti e legittimi interessi. Per “tutti” si intendono non solo i cittadini ma a qualsiasi soggetto, pubblico o privato. La Costituzione italiana considera il diritto di difesa come un principio supremo insieme all’assicurare a tutti un giudice e un giudizio durante una controversia.

Quanto costa un avvocato penalista: i relativi compensi 

Almeno una volta nella vita abbiamo avuto a che fare in modo diretto o in modo indiretto con la figura di un avvocato e di conseguenza di un giudice o magistrato, i colossi della legislatura: che sia stato per un qualcosa che ci riguardava in prima persona o per un qualcosa che riguardava una persona a noi cara siamo stati messi difronte alla ‘spiacevole’ situazione di dover pagare (giustamente) una prestazione lavorativa di legislatura che è stata offerta. Ma quanto costa un avvocato penalista? A quanto ammonta il pagamento?

Una premessa, prima di aprire un capitolo abbastanza lungo su quanto costa un avvocato penalista, va fatta: se si entra nell’ottica che quando si parla di avvocati si parla sempre di cose delicate a livello di legislatura, non c’è denaro che tenga pur di uscire puliti da situazioni che potenzialmente potrebbero essere o comunque diventare problematiche a livello di legge e giustizia.

Le prestazioni degli avvocati, a differenza di quelle riguardanti i giudici e i magistrati, all'interno di un tribunale, hanno una duplice natura: esistono infatti gli avvocati civilisti e penalisti e prima di parlare di quanto costa un avvocato penalista o civilista crediamo sia doveroso fare una scissione delle due figure che si occupano di giustizia all'interno dei tribunali.
L’avvocato civilista, per legge, si occupa di cause civili quali, prevedono sanzioni amministrative:

  • Cause civili tra vicini e condomini;
  • Cause su proprietà di beni e sull’usucapione;
  • Cause che riguardano la famiglia vedi separazione, divorzio, affidamento dei figli e quant’altro;
  • Causa che riguardano contratti e recupero dei crediti;
  • Causa contro finanziarie e/o banche;
  • Cause civili per il recupero crediti;
  • Cause per contratti d'affitto;
  • Cause per contratti di successioni e testamenti;
  • Cause che riguardano risarcimenti per danni di incidenti stradali.

L'avvocato penalista, invece, per legge, si occupa di cause penali quali prevedono sanzioni penali:

  • Reati penali societari;
  • Reati contro il patrimonio (vedi il furto e l’appropriazione indebita);
  • Reati in materia di finanziamenti;
  • Abusi edilizi;
  • Spaccio di droga;
  • Reati penali contro l’onore e la dignità;
  • Reati inerenti alle attività criminali;
  • Omicidi
  • Ogni prestazione dei suddetti avvocati in tribunale, a livello di giustizia, come detto e anticipato, viene giustamente ricompensata dal punto di vista economico. Ma quindi, quanto costa un avvocato penalista?

Spesso si cade nella semplice e banale idea che le prestazioni di un avvocato siano pagate in modo eccessivo e che il guadagno di questo professionista sia sproporzionato rispetto allo stipendio o mensilità medi di un lavoratore dipendente o autonomo di altro genere: questo è un pensiero più o meno opinabile ma non tutti sanno, però, che ci sono delle norme che sono tese a dare una regolamentazione a questo ‘mercato’ e al diritto di avere un avvocato difensore in cause che prevedono sanzioni civili o penali. Le pattuizioni degli eventuali compensi vengono stabilite a priori tra cliente ed avvocato ma esistono diverse tipologie di pattuizioni; per capire quanto costa un avvocato penalista e come può avvenire il pagamento:

  • In misura forfettaria quando viene stabilita una quota prossima al 15% indipendentemente da come andrà a finire la causa. Ovviamente quello che viene ridefinito come forfettario non ha nulla a che vedere con quanto chiesto a priori dall’avvocato stesso per la difesa;
  • A tempo ovvero il tutto pende e dipende dalla durata della controversia e dalla quantità di lavoro: maggiore sarà il tempo e maggiori saranno le spese;
  • Per convenzione se il cliente ha in ballo uno o più affari;
  • A priori sullo svolgimento dell’intero lavoro con la somma finale già scelta a priori indipendentemente per quanto tempo si protrarranno le prestazioni dell’avvocato. A tal proposito doveroso specificare e scindere le varie voci relative al lavoro da svolgere (oneri, spese e via discorrendo);
  • A percentuale in base all’ammontare del valore dell’affare ma solo nel caso in cui il destinatario possa beneficiarne dal punto di vista chiaramente economico.

Quanto costa un avvocato penalista: differenze tra Civilista e Penalista

Possiamo scegliere noi? A cosa abbiamo diritto?

Ovviamente quanto detto e specificato è solo una parte del complesso e perpetuo mondo degli avvocati. Prima di accettare quanto costa un avvocato penalista il primo passo è sicuramente quello di sedersi a ‘tavolino’ e vagliare la situazione in modo razionale riflettendo sulle varie opzioni che ci vengono messe davanti, anche se spesso si tende a pensare che che il guadagno di questo professionista sia sproporzionato rispetto allo stipendio o mensilità medi di un lavoratore dipendente o autonomo di altro genere.

Però non pensate solo a quanto costa un avvocato penalista, e non focalizzatevi sul fatto che  che il guadagno di questo professionista sia sproporzionato rispetto allo stipendio o mensilità medi di un lavoratore dipendente o autonomo di altro genere, perché spesso e malvolentieri quando si ha dinanzi un avvocato si cade nell’involontario errore di entrare nel panico, di essere in soggezione e quindi tendiamo a prendere per oro colato tutto quello che ci vien detto: a questo punto chinare il capo e accettare il tutto viene ‘facile’ ma un consiglio che possiamo dare è quello di non farsi prendere dalla paura nonostante le tematiche e le prospettive non proprio idilliache che ci vengono palesate dall’avvocato stesso che, giustamente, tira l’acqua per il proprio mulino ed il modo più congeniale è proprio quello figlio della manipolazione della mente.

Autore: Avvocato Giacomo Locopo

Immagine di Giacomo Locopo

Nato a Catania il 25 febbraio 1970, l'avvocato ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l'illustre Università degli Studi La Sapienza di Roma. Attualmente, è iscritto all'Albo dell'Ordine degli Avvocati nella città di Palmi, dove esercita la professione legale con competenza e dedizione.