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La quattordicesima mensilità è un istituto di origine non legale (ha natura contrattuale). La disciplina della quattordicesima fa riferimento alla determinazione delle parti sociali. Abbiamo dunque pensato possa essere utile determinare quali siano gli aspetti più importanti della quattordicesima, rimandandovi eventualmente ai concetti generali sul diritto finanziario.

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Viene distribuita una volta all'anno prima dell’estate (nel periodo tra giugno e fine luglio). La maturazione riguarda i 12 mesi precedenti l'erogazione. Il calcolo della quattordicesima mensilità avviene prendendo in considerazione una mensilità dello stipendio normale nel caso di retribuzione mensile fissa qualora il rapporto di lavoro sia di durata di 12 mesi a copertura del periodo di maturazione. Nel momento in cui il lavoratore non abbia però lavorato l'intero anno, l'ammontare sarà riproporzionato.

La quattordicesima mensilità viene percepita dai dipendenti come un'entrata ulteriore rispetto alle normali mensilità e alla Tredicesima mensilità, solitamente erogata alla fine dell'anno solare. Nel caso di lavoratori come i collaboratori domestici, è sicuramente prevista la tredicesima mentre per la mensilità successiva bisogna verificare attentamente con i professionisti del settore.

A chi spetta la quattordicesima

La quattordicesima è un bonus previsto in Italia, introdotto per la prima volta nel 2019, che viene erogato ai lavoratori dipendenti con un reddito annuo fino a un determinato limite. Questo incentivo economico è stato pensato per sostenere le famiglie a basso reddito e ridurre le disuguaglianze sociali.

I requisiti 

Per poter beneficiare della quattordicesima, è necessario soddisfare alcuni requisiti specifici. In primo luogo, il lavoratore deve essere dipendente di un'azienda privata o pubblica. Inoltre, il reddito annuo del lavoratore non deve superare una certa soglia stabilita dalla legge, che può variare a seconda delle disposizioni fiscali in vigore.

Categorie di lavoratori che possono richiederla

La quattordicesima spetta a diverse categorie di lavoratori. Iniziamo dai pensionati con un reddito inferiore alla soglia stabilita, che possono richiedere il bonus come una sorta di integrazione alla loro pensione. Anche i lavoratori dipendenti, sia a tempo determinato che indeterminato, con un reddito annuo inferiore alla soglia possono beneficiare della quattordicesima. Tuttavia, coloro che hanno redditi da lavoro autonomo o professionale non rientrano tra i beneficiari.

Modalità di richiesta

Per richiedere la quattordicesima, il lavoratore deve compilare un'apposita domanda e presentarla all'INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) o all'ente preposto al pagamento delle pensioni. L'importo della quattordicesima può variare a seconda delle disposizioni legislative, ma generalmente corrisponde a una mensilità del trattamento pensionistico o del reddito da lavoro dipendente.

Le tasse sulla quattordicesima mensilità

A livello fiscale l'importo concorre alla formazione della base imponibile a norma dell'art. 51 del D.P.R. n. 917/1986. Gli importi relativi alla quattordicesima mensilità concorrono a formare reddito da lavoro dipendente. In sede di conguaglio di fine anno o di fine rapporto le mensilità aggiuntive sono aggregate con le altre normali retribuzioni. Se appartieni al mondo Pubblico ti indirizziamo con piacere verso una Guida che ti spiega nel dettaglio come consultare le informazioni che ti riguardano sugli Stipendi PA.

Assenze dal lavoro 

Molto spesso ci si chiede se assentandosi da lavoro sia comunque possibile maturare la quota (o parte di essa) di quattordicesima.
Vogliamo rassicurarvi dicendovi che vi sono occasioni in cui ciò accade e sono ad esempio:

  • Malattia;
  • Maternità;
  • Infortunio sul lavoro;
  • Ferie e permessi ordinari;
  • Festività;
  • Donazione sangue 

In linea con questo dubbio ne sorge probabilmente un altro e riguarda l’assunzione o la cessazione in corso d’anno: in questo caso è possibile o non è possibile maturare la quota? Se il dipendente viene assunto o interrompe il rapporto in corso d’anno, egli maturerà una quattordicesima mensilità pari a quanti sono stati i mesi interi di lavoro. Per esempio, se un dipendente dovesse essere assunto qualche giorno prima del 15 gennaio 2020 con retribuzione lorda pari a 1.560 euro, nel periodo 1 luglio 2019-30 giugno 2020 allora maturerà sei ratei di quattordicesima mensilità pari a 780 euro lordi.

Ma nel caso in cui dovesse essere assunto, ad esempio, il 25 gennaio 2020, allora avrebbe maturato cinque ratei anziché sei. Le stesse regole valgono per le cessazioni in corso d’anno, ma vi è una differenza, in questi casi infatti la quattordicesima mensilità viene corrisposta in linea con la retribuzione dell’ultimo mese di contratto, insieme a tutte le altre competenze di fine rapporto, escluso il TFR.

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Anche in questo caso il dipendente maturerà i ratei in relazione al giorno in cui cessa il contratto o smette di lavorare: se prima del quindici ne avrà calcolata una in meno, se dopo una in più. Questa però, come è giusto che sia, va proporzionata in ragione del part-time. Per esempio, un dipendente part-time al 50% a 20 ore settimanali (quindi il tempo pieno corrisponde a 40 ore settimanali). Se la retribuzione lorda di un dipendente a tempo pieno è di 1.600 lordi, allora quella del dipendente part-time sarà la metà e quindi 800 euro.
Qualora il soggetto dovesse maturare l’intera quota di quattordicesima mensilità questa corrisponderebbe proprio ad 800 euro, salvo avvenimenti di qualche tipo che ne determinano ricalcoli di qualche tipo.
Insomma, si tratta sicuramente di qualcosa che è importante conoscere anche prima di iniziare a lavorare perché si tratta comunque di un’ulteriore entrata che può risultare comoda per i motivi più disparati.

Le novità sulla quattordicesima nel 2023

Nel corso del 2023, sono state introdotte alcune novità riguardanti la quattordicesima. Innanzitutto, è stata ampliata la platea dei beneficiari, includendo anche alcune categorie di lavoratori autonomi e professionisti. Inoltre, è stato previsto un aumento dell'importo del bonus per le famiglie con figli a carico. Queste misure mirano a fornire un sostegno ancora più ampio alle fasce di popolazione più vulnerabili.

Autore: Avvocato Giacomo Locopo

Immagine di Giacomo Locopo

Nato a Catania il 25 febbraio 1970, l'avvocato ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l'illustre Università degli Studi La Sapienza di Roma. Attualmente, è iscritto all'Albo dell'Ordine degli Avvocati nella città di Palmi, dove esercita la professione legale con competenza e dedizione.

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