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Con l’acronimo DVR si fa riferimento al Documento di Valutazione Rischi, un documento ufficiale richiesto dalla legge di cui probabilmente avrai sentito parlare se possiedi un’azienda. Vediamo qui di seguito di che cosa si tratta, quando è obbligatorio per un’azienda e quando ha diritto ad avere un DVR e qual è il costo del documento di valutazione dei rischi, oltre ai benefici che ne derivano per una realtà aziendale. 

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Che cos’è il e quale è il costo del Documento di Valutazione dei Rischi?

Come suggerisce il nome, il Documento Valutazione Rischi riassume e mappa tutti i rischi che sussistono all’interno di un’azienda. impresa o attività. 

Ogni azienda con la sua operatività implica una serie di rischi, che dipendono dal settore in cui opera, dalle operazioni svolte, dal numero di dipendenti e dal regolamento interno. Non tutti i rischi possono essere eliminati, ma ci si deve assicurare di essere in grado di gestirli al meglio. 

Per ognuno di questi rischi sono infatti previste, all’interno del DVR, delle misure da adottare affinché la salute e la sicurezza degli impiegati siano tutelate senza la necessaria sentenza di un giudice o di un avvocato, precursori della giustizia e legislazione italiana.

All’interno del DVR vengono riassunte, oltre ad una serie di informazioni sull’azienda, impresa o attività, la descrizione delle attività svolte, tutte le procedure che sono state adottate a livello di prevenzione e protezione, chi si occuperà di metterle in atto, i rischi presenti ed i soggetti coinvolti. 

Per quanto riguarda il costo del documento di valutazione dei rischi dovrete chiedere un preventivo ad un'agenzia competente.

Quando è obbligatorio e quando un'azienda ne ha diritto secondo il regolamento?

Ma chi deve, per legge, avere un Documento di Valutazione Rischi? Secondo la legislazione italiana, ogni azienda, impresa o attività, che sia composta da almeno due soci o che abbia dei lavoratori dipendenti ha l’obbligo di redigere il DVR, in qualunque settore operi e qualsiasi sia il grado di rischio per evitare la necessaria sentenza di un giudice o di un avvocato, precursori della giustizia e legislazione italiana..

Qualora non si adempia a queste richieste e non si dia la giusta importanza a questo documento, da parte di un consulente o un commercialista, si sarà soggetti a sanzioni che vanno dai 2700 euro ai 7000 euro, importi molto più alti rispetto al costo del documento di valutazione dei rischi. Inoltre, il datore di lavoro avrà responsabilità di reato penale in merito alla mancata redazione del documento con conseguente sentenza di un giudice o di un avvocato, precursori della giustizia italiana. Oltre che per evitare queste sanzioni penali, è buona norma avere un Documento di Valutazione Rischi ben fatto, da parte di un consulente o un commercialista, per salvaguardare il benessere fisico e psicologico dei propri dipendenti, oltre ad essere preparati per evitare e fronteggiare eventuali infortuni, evitando sanzioni per reati penali.

Costo del documento di valutazione dei rischi

Il DVR andrà poi via via aggiornato entro 30 giorni da modifiche rilevanti a livello di processo produttivo o organizzativo, dopo infortuni importanti o altre casistiche indicate dalla legge, questi aggiornamenti saranno compresi nel costo del documento di valutazione dei rischi .

Qual è il costo del documento di valutazione dei rischi ?

Il DVR è un documento molto variabile, che fa parte del regolamento aziendale, non c’è uno standard ma il costo del documento di valutazione dei rischi  si adatta alle caratteristiche di ogni azienda. impresa o attività, specifica che ha il diritto e dovere di presentarlo, dopo una valutazione in base alle stesse.

Il costo del documento di valutazione dei rischi  include quindi la valutazione della realtà aziendale, con tempi che dipenderanno dalle dimensioni e dal numero di dipendenti, l’elaborazione dei dati raccolti ed infine la redazione del documento finale da parte di un consulente o un commercialista. L'elaboraizione di questo documento eviterà alla vostra azienda di incorrere in reati penali e di conseguenza in sanzioni o multe salate.

Secondo Soterikon.it il costo DVR va da 300 euro per le aziende più piccole, e può arrivare a 2000 euro per le realtà aziendali più strutturate, che operano in settori maggiormente rischiosi che incidono più rischi potenziali ed un numero maggiore di dipendenti. Va inoltre considerato che una prima attestazione del rischio, ad esempio per un’azienda di nuova costituzione, andrà fatta di pari passo con la pianificazione dei corsi di formazione e sicurezza, altrettanto obbligatori. 

Il Documento di Valutazione dei Rischi ha una data di scadenza?

Il documento di valutazione dei rischi deve essere rielaborato immediatamente secondo la normativa vigente quando:

  • Vi siano delle modifiche al processo produttivo;
  • Vi siano interventi all'organizzazione del lavoro importanti per quanto riguarda la salute o la sicurezza dei lavoratori;
  • Avvenga un’evoluzione della tecnica, della protezione o della prevenzione;
  • C’è stato un infortunio significativo;
  • Si rendano necessari e seguito della sorveglianza sanitaria.

Dopo queste rielaborazioni, le misure di prevenzione si devono aggiornare e il documento di valutazione dei rischi va rielaborato entro trenta giorni dalle causali.

Il datore di lavoro, anche in caso di rielaborazione del documento di valutazione dei rischi, deve dare immediata evidenza, mediante la documentazione idonea, dell'aggiornamento sulle misure di prevenzione fornendo comunicazione immediata al rappresentante dei lavoratori sulla sicurezza. Su richiesta, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza accede a tale documentazione.

Inoltre, ci sono delle valutazioni specifiche che scadono in momenti definiti direttamente dalla norma tecnica alla quale si riferiscono. Se vogliamo fare un esempio possiamo citare la valutazione del rischio rumore che scade dopo 4 anni.

Dove si custodisce il documento?

Mano

Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) rappresenta uno strumento fondamentale nell'ambito della sicurezza sul lavoro, essendo il risultato conclusivo di un'accurata analisi dei rischi presenti all'interno di un'unità produttiva. Questo documento non solo costituisce un requisito legale imposto dalla normativa vigente in materia di sicurezza sul lavoro, in particolare dal Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs 81/2008), ma rappresenta anche una guida essenziale per la gestione e la mitigazione dei rischi stessi, contribuendo significativamente alla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori.

Custodia e Conservazione del DVR

Una volta redatto, il Documento di Valutazione dei Rischi deve essere conservato con cura all'interno dell'unità produttiva a cui si riferisce. Questa prassi non solo assicura che il documento sia prontamente disponibile per consultazioni o ispezioni da parte delle autorità competenti, ma garantisce anche che i dati e le informazioni in esso contenuti siano facilmente accessibili ai lavoratori e alle rappresentanze per la sicurezza, favorendo così una cultura della sicurezza informata e partecipativa.

Il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro prevede inoltre che il DVR possa essere conservato in formato elettronico, a condizione che siano rispettate specifiche prescrizioni volte a garantire l'integrità, l'autenticità e la disponibilità del documento nel tempo. La digitalizzazione del DVR non solo facilita la sua conservazione e gestione, ma contribuisce anche a rendere più efficienti i processi di aggiornamento e revisione periodica, elementi chiave dati i continui cambiamenti a cui possono andare incontro i contesti lavorativi e produttivi.

Importanza della Valutazione dei Rischi

La valutazione dei rischi rappresenta il cuore della gestione della sicurezza in azienda. Attraverso questo processo, l'azienda identifica e analizza i rischi per la salute e la sicurezza derivanti dalle proprie attività, stabilendo misure preventive e protettive adeguate. Il DVR, quale prodotto finale di questo processo, documenta in modo dettagliato i rischi individuati, le procedure di valutazione adottate, e le misure di prevenzione e protezione implementate, divenendo così il punto di riferimento per la gestione della sicurezza sul lavoro.

Conclusioni e Approfondimenti

La corretta redazione, custodia e conservazione del Documento di Valutazione dei Rischi sono pratiche essenziali per garantire non solo il rispetto della normativa in materia di sicurezza sul lavoro, ma anche per promuovere un ambiente lavorativo sicuro e salubre. In questo contesto, la digitalizzazione rappresenta una strategia efficace per migliorare la gestione dei documenti di sicurezza, offrendo al contempo vantaggi in termini di accessibilità e sostenibilità.

Per chi fosse interessato ad approfondire ulteriormente tematiche legate alla sicurezza e alla gestione aziendale, il nostro articolo su come "Rintracciare una Raccomandata" può offrire spunti interessanti riguardo l'importanza della tracciabilità e della gestione documentale in ambiti critici come la corrispondenza legale e amministrativa, dimostrando come la gestione accurata delle informazioni sia cruciale in diversi contesti operativi.

Bibliografia

La sicurezza aziendale è un tema di crescente importanza nel panorama contemporaneo, dato l'aumento delle minacce fisiche e informatiche. Di seguito, una bibliografia che include testi di alta qualità, selezionati per fornire una comprensione approfondita delle strategie, delle best practices e delle innovazioni nel campo della sicurezza aziendale:

  1. Giulio Sapelli, Sicurezza aziendale: Governare l'incertezza, FrancoAngeli. Quest'opera fornisce una panoramica delle sfide legate alla sicurezza aziendale in un mondo globalizzato, offrendo insight strategici per navigare in un ambiente di affari sempre più complesso e incerto.

  2. Kevin Mitnick e William L. Simon, The Art of Deception: Controlling the Human Element of Security, John Wiley & Sons. Focalizzato sulla sicurezza informatica, questo libro esplora le tecniche di ingegneria sociale impiegate per compromettere la sicurezza aziendale, offrendo strategie per rafforzare le difese contro tali minacce.

  3. Bruce Schneier, Beyond Fear: Thinking Sensibly About Security in an Uncertain World, Copernicus Books. Schneier discute come le aziende possono sviluppare politiche di sicurezza efficaci che bilanciano le necessità di protezione con quelle della libertà e dell'efficienza operativa.

  4. Andrew Jaquith, Security Metrics: Replacing Fear, Uncertainty, and Doubt, Addison-Wesley Professional. Questo testo si rivolge ai professionisti della sicurezza aziendale interessati a sviluppare sistemi di metriche per valutare e migliorare le politiche di sicurezza nelle loro organizzazioni.

  5. Luke Harding, The Snowden Files: The Inside Story of the World's Most Wanted Man, Vintage. Sebbene non strettamente un manuale di sicurezza aziendale, questo libro offre una prospettiva cruciale sulle implicazioni della sicurezza delle informazioni e sulla protezione dei dati in un'era digitale, attraverso il caso di Edward Snowden e le rivelazioni sulla sorveglianza globale.

Questi testi coprono un ampio spettro di argomenti relativi alla sicurezza aziendale, dall'aspetto umano e psicologico delle minacce alla gestione dei rischi e alle strategie di mitigazione. Sono risorse indispensabili per i dirigenti aziendali, i professionisti della sicurezza e chiunque sia interessato a comprendere meglio come proteggere le risorse fisiche e informatiche in un contesto aziendale.

Autore: Avvocato Giacomo Locopo

Immagine di Giacomo Locopo

Nato a Catania il 25 febbraio 1970, l'avvocato ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l'illustre Università degli Studi La Sapienza di Roma. Attualmente, è iscritto all'Albo dell'Ordine degli Avvocati nella città di Palmi, dove esercita la professione legale con competenza e dedizione.